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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
b) Scegliere una buona massima come guida e programma.
b) Scegliere una buona massima come guida e programma. Un santo sacerdote che nella vita lasciò un solco profondo e largo per il suo passaggio, si era scelto il detto del Vangelo: «Si quis vult post me venire, abneget semetipsum, et tollat crucem suam quotidie, et sequatur me»39.
S. Francesco di Sales, quando, giovanetto venne mandato a studiare a Parigi, si era scelto la massima: «Non excidet»n. Infatti aveva ricevuto una santa educazione in famiglia; ma Parigi era città ove la gioventù facilmente faceva naufragio.
Il giovane tornando dopo anni in famiglia, era innocente come quando partì, fortificato però dalla prova.
Il beato Giovenale Ancina, Vescovo di Saluzzo, prima medico, si era dato a
Dio,
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sentendo il canto in Chiesa: «Quid sum miser tunc dicturus, quem patronum rogaturus, cum vix justus sit securus?»40.
E queste parole divennero per lui come un continuo incitamento a perfezionare se stesso e lavorar instancabilmente alla salvezza delle anime.
È noto l'episodio narrato dai biografi circa il suo incontro con S. Francesco di Sales. Il beato Giovenale Vescovo salutò il Vescovo di Ginevra con le parole: «Tu vere sal es». A cui S. Francesco rispose: «Tu sal et lux, ego vero, neque sal neque lux»o. Gli storici provano quanto fossero veritieri l'uno e l'altro saluto.
Possono essere buone massime direttive:
«Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum est regnum coelorum»41. «Estote parati, quia qua hora non putatis, Filius hominis veniet»42.
«... et tunc reddet unicuique secundum opera eius»43.
«... et qui seminat in benedictionibus, de benedictionibus et metet»44.
«... Justus autem ex fide vivit»45.
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