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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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2. L’uomo, mentre vive su questa terra, ha per fine di conoscere, amare e servire Dio.

       [6]  2. L’uomo, mentre vive su questa terra, ha per fine di conoscere, amare e servire Dio. Le creature inferiori manifestano la sapienza, la potenza e la bontà di Dio; perciò esclamiamo: «Opere del Signore, benedite tutte quante il Signore» (Dn 3,57), e: «O Signore nostro, quanto è stupendo il tuo nome per tutta la terra!» (Sl 8,1).

       Dio ha creato tutte le cose per la sua gloria. Ma esigeva un ossequio ragionevole, che solo una creatura intelligente può rendere. Perciò gli angeli e gli uomini sono stati creati per conoscere il loro creatore, per riverirlo, e specialmente per ubbidire a lui quale legislatore, e per amarlo, ma in modo ragionevole; per servirlo non conforme ad un impulso cieco, ma con cognizione e libertà. La natura fisica è governata dalla forza di gravità e di coesione, gli uomini invece tendono a Dio loro fine con elezione libera ed amore. «Lodate il Signore, o nazioni, encomiatelo tutti, o popoli» (Sl 116,1). Dio è il principio e il fine, l’alfa e l’omega; a lui si deve ogni onore e gloria; S. Paolo ci ammonisce: «Fate tutto a gloria di Dio» (1Cr 10,31).

 




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