Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 34 -


2. La morte è certa.

       [36]  2. La morte è certa. L’esperienza mi dice che tutti dobbiamo morire; la sacra Scrittura mi insegna che «è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta» (Eb 9, 27), la mia ragione mi assicura di questa verità, perché il mio corpo è formato da elementi corruttibili. Mi considererò perciò mortale e come forestiero e pellegrino in questo mondo. Ciò che ha fine non ha importanza; solo ciò che è eterno è importante. Io sono uomo destinato all’eternità.

 

       [37]  La morte è sotto certi aspetti incerta. È sconosciuto il tempo, il modo, il luogo della nostra morte. «Il giorno del Signore viene come un ladro di notte» (1Ts 5,2); «State preparati, perché il Figlio dell’uomo verrà in quell’ora che meno pensate» (Mt 24,44); «Non sta a



- 35 -


 

voi sapere i tempi ed i momenti» (At 1,7); «Ora quello che dico a voi, lo dico a tutti: vigilate» (Mc 13,37).

       Ricorderò la parabola delle dieci vergini (cf Mt 25,1-13). Vivrò in modo da essere pronto ogni giorno a morire. Non sono mai sicuro: né di notte né di giorno, né in casa né fuori; né perché sono in salute, né perché sono giovane. Starò perciò sempre preparato a morire.

 




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL