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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
2. Il Sacerdote ed il pastore subiranno un più severo esame.
[47] 2. Il Sacerdote ed il pastore subiranno un più severo esame, perché: come uomini, erano obbligati ad osservare i precetti della legge naturale; come cristiani, erano tenuti ad osservare i precetti evangelici ed ecclesiastici e ad imitare Cristo; come Sacerdoti, erano obbligati ad uffici ed a santità particolari; come pastori, erano obbligati a pascere il gregge con la parola, con l’esempio e con la preghiera. Di tutto questo dovranno rendere conto nel dì del giudizio. «Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più tenerla» (Lc 16,2).
Guai a me se non avrò predicato! Guai a me! «Che giova non essere punito per il suo peccato, se deve essere punito per il peccato altrui?» (S. Gregorio). Guai a me se avrò solo badato a non commettere peccato, mentre dovrò ancora di più temere la sentenza di condanna del servo pigro che nascose il talento, la sentenza contro il fico sterile, la sentenza contro le vergini stolte: «Non vi conosco» (Mt 25,12). Ricorderò l’ammonimento: «Mettetele [le monete] a frutto fino al mio ritorno» (Lc 19,13).