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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
2. O Dio, ci accorda benigno.
[107] 2. O Dio, ci accorda benigno, parimenti il perdono e la pace. - Pietro, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo
nel giorno della Pentecoste, annunzia per primo il Vangelo. «Ma Pietro, levatosi su con gli altri undici, alzò la voce e disse loro: Uomini di Giudea... date ascolto alle mie parole» (At 2,14).
Pietro guarisce lo storpio all’ingresso del tempio, e poi ammaestra il popolo; cura gli ammalati con la sola sua ombra; castiga Anania e Saffira; compie molti prodigi; è liberato dalla prigione per opera di un angelo; stabilisce la sua prima sede ad Antiochia; predica la parola di Dio ai popoli d’oriente; risuscita dei morti; comanda che Cornelio sia battezzato; apre ai pagani le porte del Vangelo; sostiene per il nome di Cristo fatiche, persecuzioni e flagelli; stabilisce poi la sua sede a Roma. Pietro e Paolo «sono due uomini che ti illuminarono, o Roma, con la luce del Vangelo di Cristo; e tu che eri la maestra dell’errore, sei divenuta la discepola della verità!” (S. Leone, Sermo 1 in natali App. Petri et Pauli).
[108] Considero: La fermezza della conversione consiste nel riparare l’offesa, nel santificare la vita, nella gioia celestiale, nella vittoria della misericordia del Cuore di Gesù, nella pace dello Spirito Santo. Sovente chi cadde miseramente, in modo più mirabile progredisce nella via della perfezione e nell’umiltà santifica se stesso, e si adopera con tutte le forze perché gli altri si salvino. Pietro, fin che visse, pianse il suo peccato, si affaticò nell’apostolato, si perfezionò nell’ascesa dello spirito, conquistò molti seguaci a Gesù.
«Fa’, o Signore, che abbiamo sempre il tuo timore ed il tuo amore». «Come possiamo ringraziarvi, o santi Apostoli [Pietro e Paolo], per quanto avete fatto per noi? Pensando a te, o Pietro, resto sbalordito, ricordandomi di te, o Paolo, la mia mente resta oppressa e sorgono le lacrime... Quante prigioni avete santificate! Quante catene avete rese gloriose! Quanti tormenti avete sostenuto!... Come avete portato Cristo!... Sono strumenti benedetti le vostre lingue; le vostre membra sono cosparse di sangue versato per la Chiesa. Voi avete imitato Cristo... Rallegrati, o Pietro, perché hai potuto godere del legno della croce di Cristo. Tu hai voluto essere crocifisso
come il Maestro,... ma con il capo volto verso terra, come chi è in procinto di partire dalla terra verso il cielo... Tu fosti, tra tutti gli apostoli, il più fedele» (S. Giovanni Crisostomo, Sermo apud Metaphrasten. - Breviario Romano: In octava Ss. Petri et Pauli (6 luglio): Ad Matutinum: lectiones 4.a et 5.a).
[109] Considero: Quanta gloria posso meritarmi, anche con una vita di penitenza, col martirio quotidiano della sollecitudine pastorale! I peccati non impediscono la santità, anzi anche i peccati possono cooperare al bene, per coloro che amano Dio; perché essi favoriscono l’umiltà, fomentano indirettamente la carità, ed esaltano la divina misericordia.