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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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II. MEDITAZIONE

 

1. Nella santissima eucaristia vi è presente in modo soprannaturale il Signore nostro Gesù Cristo.

       [157]  1. Nella santissima eucaristia vi è presente in modo soprannaturale il Signore nostro Gesù Cristo, in corpo, sangue, anima e divinità. In forza delle parole della consacrazione diviene presente il corpo ed il sangue: «Questo è il mio corpo» (Lc 22,19); «Questo è... il calice del mio sangue» (Messale Romano, Ordinario della Messa: Canone). Il corpo esiste con tutte le sue parti, perciò possiamo considerare nell’eucaristia la faccia mansueta del Salvatore, la sua fronte serena, i suoi occhi misericordiosi, il suo cuore ardente di carità, il suo sangue sparso sulla croce, i suoi piedi e le sue mani con le ferite dei chiodi.

       Nell’eucaristia vi è presente l’anima di Gesù Cristo, perché il corpo è vivificato dall’anima. L’anima esiste



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nel corpo di Cristo e lo vivifica, ed informa con la sua virtù i sensi sia esterni che interni. Cristo è presente con quella mente e volontà, della quale disse nel Getsemani: «Non la mia, ma la tua volontà sia fatta!» (Lc 22,42); è presente con quel cuore col quale ci ha amati fino a morire; con quel cuore che lo fece esclamare: «Mi fa pietà questa folla» (Mc 8,2); è presente con tutte quelle facoltà che abbiamo anche noi, e che procedono naturalmente dall’anima.

 




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