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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
2. In forza dell’unione ipostatica, nell’eucaristia è presente la persona del Verbo.
[158] 2. In forza dell’unione ipostatica, nell’eucaristia è presente la persona del Verbo. Questa unione è indispensabile, sia per il tempo trascorso da Gesù sulla terra, sia mentre regna in cielo; egli è perciò presente con tutti gli attributi della divinità. È presente con la sua onnipotenza con la quale ha creato dal nulla tutte le cose, come viene narrato nella Genesi, e tra queste cose anche l’uomo con quella onnipotenza con la quale conserva e governa il mondo. Gesù Cristo, dalla piccola ostia, regge gli astri immensi e mantiene e dirige tutte le leggi naturali. Gesù è presente con la sua sapienza divina, che ordinò tutto fin dall’eternità sia le creature e sia i fatti storici. Tutto conosce il Figlio, e la sua conoscenza infinita si estende dalle cose più sublimi a quelle infime, penetra nei segreti del cuore, e dispone ogni cosa da una estremità all’altra del creato; prevede la futura ed eterna destinazione di tutte le creature e di tutti gli uomini.
Gesù è presente con il suo amore divino, col quale ci ha amati fin dall’eternità, e mosso a misericordia, ha voluto redimere gli uomini peccatori. Gesù è presente con la sua divina immensità, in virtù della quale è presente in ogni luogo con la sua essenza; con quell’immensità che penetra non solo nel regno della gloria, od in ogni luogo della terra, ma in tutta l’estensione dello spazio, anche in quei luoghi dove la luce naturale giunge soltanto dopo milioni di anni. Gesù è presente con la sua eternità divina, perché il Verbo di Dio esiste da sempre: «In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio» (Gv 1,1).