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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
II. MEDITAZIONE
1. Della beata Vergine Maria la Chiesa canta.
[181] 1. Della beata Vergine Maria la Chiesa canta: «Tu la gloria di Gerusalemme, tu l’allegrezza di Israele, tu l’onore del popolo nostro» (Gi 15,10). E prega: «Attiraci, o Vergine immacolata, e correremo dietro a te, nell’odore dei tuoi profumi». La beata Vergine, nella sua concezione, non fu soltanto preservata dal peccato originale, ma fu altresì ornata di grazie, di doni, di eccellentissime virtù, per cui la Chiesa adatta a Maria le parole della Scrittura: «Dio mi possedette all’inizio delle sue opere» (Pv 8,22). «Piena di grazia» (Lc 1,28); e secondo la sua vocazione, Maria ricevette fin dal primo momento dell’esistenza una grazia superiore a quella di tutti i santi ed angeli: «Ben si dice piena di grazia, dice S. Onofrio, poiché agli altri santi si dà una porzione di grazia, a Maria invece venne infusa la pienezza della grazia». S. Gregorio accomoda a Maria le parole di Isaia: «Negli ultimi giorni il monte della casa del Signore sarà fondato sopra le cime dei monti, s’innalzerà sopra le colline, e vi accorreranno tutte le genti» (Is 2,2), e dice: «È davvero un monte sopra le colline, perché l’altezza di Maria risplende sopra tutti i santi». E non c’è da meravigliarsene; anzi S. Anselmo dice: «È grande mancanza paragonare Maria agli altri santi; in lei Dio assunse umana carne, e la innalzò anche sopra tutti gli angeli». E S. Vincenzo Ferreri: «La Vergine venne santificata, nel seno materno, più di tutti i santi ed angeli».