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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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3. La ragione di tante stupende elargizioni divine.

       [184]  3. La ragione di tante stupende elargizioni divine fatte alla beata Vergine, in vista dei futuri meriti di Cristo così viene dichiarata: «Dio, che per l’immacolata Concezione della Vergine preparasti degna abitazione al Figlio tuo...» (Messale Romano, Messa dell’Immacolata Concezione: Orazione).

       Il Sacerdote è ministro di Cristo, ed in suo nome nella Messa consacra, ministra; quanta santità perciò si richiede in lui! «È lui che ci ha resi capaci di essere ministri del nuovo Testamento» (2Cr 3,6); e certamente dona ai Sacerdoti le grazie necessarie ai divini doveri. «Ogni nostra capacità viene da Dio» (2Cr 3,5); me ne starò dunque fiducioso perché in me sono, per divina



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misericordia, le grazie per predicare, per governare il popolo, per santificare le anime. I Sacerdoti santi stanno saldi nelle difficoltà, perché sanno di essere stati chiamati da Dio. Seminano la parola di Dio con grande costanza; con fervido zelo ammaestrano il popolo e lo governano; insistono a tempo opportuno e non opportuno, perché mise «sulle nostre labbra le parole della riconciliazione. Noi adunque siamo ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per bocca nostra» (2Cr 5,19 s.). «Se Dio è per noi, chi contro di noi?» (Rm 8,31). «Una tale fiducia noi l’abbiamo in Dio per mezzo di Cristo» (2Cr 3,4).

 

       [185]  Ogni giorno posso ricevere il Corpo di Cristo; ogni giorno sono presso l’altare del Signore; sono costituito tempio di Dio, anche solo come semplice cristiano. Mi asterrò perciò da ogni peccato, e piuttosto voglio morire che macchiarmi. Inoltre credo in Dio riguardo alla mia vocazione ad una santità vera e distinta: «Poiché la volontà di Dio è questa, che vi santifichiate» (1Ts 4,3). «Figliuolo, colla mansuetudine conserva la tua anima, e rendile onore secondo il suo merito. Chi giustificherà colui che pecca contro l’anima propria?» (El 10,31 s.). «Vi esorto dunque, o fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi, come vittima viva, santa, gradevole a lui» (Rm 12,1). «Non sapete che voi siete tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio dimora in voi?» (1Cr 3,16). Dio mi elesse e preelesse: «Io so quelli che ho eletti» (Gv 13,18). «Chiamò presso di sé quelli che voleva» (Mc 3,13). «Non siete voi che avete eletto me, ma io ho eletto voi» (Gv 15,16).

 




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