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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
III. MEDITAZIONE
1. Iddio, fin dall’eternità, con amore perpetuo.
[186] l. Iddio, fin dall’eternità, con amore perpetuo, ci ha prediletti, ci ha eletti, ci ha predestinati alla gloria sua: «Sia benedetto il Dio... il quale... ci ha benedetti... con ogni sorta di benedizioni... prima della fondazione del
mondo» (Ef 1,3.4). Ma tra tutte le future creature predilesse, preelesse, predestinò l’Immacolata Vergine Maria come regina di tutte le creature. «Dio mi possedette all’inizio delle sue opere, fin da principio, avanti la creazione. Ab eterno fui stabilita, al principio, avanti che fosse fatta la terra: non erano ancora gli abissi, ed io ero già concepita» (Pv 8,22-24 Vg). Inoltre Dio e l’umanità contemplano l’Immacolata come la restauratrice dopo la rovina del peccato: «Io getterò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua schiatta e la schiatta di lei; essa ti schiaccerà il capo mentre tu ti avventi al suo calcagno» (Gn 3,15). Ed ancora: tutti gli eletti eternamente in cielo lodano l’Immacolata come una visione di gaudio: «Poi apparve nel cielo un gran prodigio: una donna vestita di sole, che aveva la luna sotto i piedi e sul capo una corona di dodici stelle» (Ap 12,1).
Con Dio Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo contemplerò, ammirerò e loderò l’elettissima Vergine Maria, «vero prodigio nuovo, e di tutte le novità supereminente novità di virtù» (S. Girolamo); sposa ornata coi suoi monili. Con la Chiesa, con gli angeli, con i dottori, con i santi apostoli, con le vergini e con i confessori loderò l’Immacolata: «Ti saluto, o amenissimo giardino di Dio... Ti saluto, o immacolato e purissimo palazzo di Dio» (S. Germano). Visione perpetua, visione di pace e di luce, di godimento e di gloria in Cristo restauratore e salvatore di tutti.