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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
2. La virtù della castità si custodisce con diversi mezzi.
[348] 2. La virtù della castità si custodisce con diversi mezzi, a tutti necessari, ma specialmente al Sacerdote: a) Fuga delle occasioni e delle cause del vizio, ossia evitare l’ozio, le letture di libri osceni e dei romanzi, evitare la familiarità con le donne; b) La continua orazione: «Questa razza di demoni non si scaccia che per mezzo della preghiera e del digiuno» (Mt 17,21); c) La frequente confessione, e presso il medesimo confessore, che così può conoscere meglio lo stato del penitente, e suggerire rimedi più efficaci. Similmente la frequente e devota sunzione della santissima eucaristia, con la quale si mangia il pane degli angeli, e si beve il vino che fa germinare la verginità; d) Il pensiero dei novissimi; e) La devozione costante e l’invocazione frequente della beata Vergine Maria; f) La custodia dei sensi, specialmente degli occhi: «I vostri occhi, anche quando guardano, non fissino nessuno» (S. Agostino, Epistola 19); g) La mortificazione della carne: la libidine si pasce nei banchetti, si nutre nelle delizie, si accende col vino, ed arde con l’ubriachezza.