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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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III. MEDITAZIONE

 

1. La temperanza si riduce principalmente a due specie ossia all’astinenza ed alla sobrietà.

       [352]  1. La temperanza si riduce principalmente a due specie, ossia all’astinenza ed alla sobrietà riguardo ai diletti del gusto, ed alla castità e pudicizia, come si legge anche in S. Tommaso (cf Summa, 2.a 2.ae, q. 141, a. 4). Ma la temperanza è adorna da un seguito di altre virtù, che la imitano nelle cose più facili, per cui la moderazione di ogni moto disordinato è parte potenziale della temperanza. Sette sono queste altre virtù: la continenza, la mansuetudine, la clemenza, l’umiltà, la modestia, la studiosità e la giocondità. Queste virtù, con la sobrietà e la castità, stabiliscono il dominio dell’uomo su se stesso.

 




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