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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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2. Lo zelo deve essere forte.

       [404]  2. Lo zelo deve essere forte, perché «chi non arde non incendia», dice S. Gregorio il Grande. Spesso l’ardore dell’animo si risveglia nelle difficoltà, ma si ricordi il detto: «Producono frutto con perseveranza» (Lc 8,15). Quale triste spettacolo è vedere il giovane pastore fanatico ed imprudente, ed il vecchio pastore pigro e scoraggiato! Poca cosa è splendere, poca cosa è ardere: splendere ed ardere è cosa perfetta. Bisogna agire con fortezza, ma in modo soave.

       Il divino Pastore e gli apostoli hanno faticato fino alla morte. La forza pastorale sta principalmente nella pazienza, nella magnanimità, nella longanimità, nella soavità. Lo zelo violento, inconsiderato, fantastico, non giova a nulla. Perciò tu avanza lentamente, ricordando che il Signore «tutto il giorno» stese «le mani ad un popolo incredulo e ribelle» (cf Rm 10,21). Molti pastori, come dice S. Gregorio il Grande, facilmente si abbattono di animo, perdono la speranza, rimangono travolti dalla corrente dei cattivi, e si consegnano legati ai nemici. Similmente ammonisce S. Agostino il pastore di anime: «Non disperi della correzione di nessuno di quelli che la pazienza di Dio lascia in vita, appunto perché siano condotti a penitenza» (De catech. rud.).


 




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