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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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2. Dammi, o Gesù, l’amore dei pastori.

       [432]  2. Dammi, o Gesù, l’amore dei pastori. In quel tempo, «quando gli angeli li ebbero lasciati per tornare in cielo, i pastori si dicevano a vicenda: Andiamo dunque fino a Betleem e vediamo qual è questo avvenimento, che il Signore ci ha fatto conoscere. Allora se ne vennero in fretta, e trovarono Maria con Giuseppe, e il Bambino adagiato nella mangiatoia. E, dopo aver veduto, fecero conoscere quanto era stato loro detto del Bambino” (Lc 2,15-17).

       Colui che ama, cerca la persona amata; quando essa è assente, si addolora; quando è presente, si rallegra. Il Sacerdote con Cristo forma un unico sacerdozio; con il divino Pastore, un unico pastore delle anime; ambedue stanno in mezzo al popolo, per la sua salvezza.



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Quanto spesso dovrò perciò fare visita al SS. Sacramento! Quanta comunanza di vita, di sentire, di pensare dovrò avere con Gesù! Bisogna che non più due, ma uno sia lo spirito, un solo cuore, un solo modo di parlare, un solo modo di agire. Il pastore di anime che ogni giorno medita il Vangelo e che ogni giorno fa con fervore la visita al tabernacolo, a poco a poco, diventa immagine vivente di Gesù Pastore.

       Dammi, o Signore Gesù, una insigne pietà eucaristica.

 

       [433]  «Nato Gesù in Betleem di Giuda, al tempo del re Erode, ecco dei magi arrivarono dall’oriente a Gerusalemme, e chiesero: Dov’è il re dei Giudei nato da poco? Perché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siam venuti per adorarlo... Ed entrati nella casa, videro il Bambino con Maria sua Madre e, prostratisi, lo adorarono; aperti poi i loro tesori, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra» (Mt 2,1 s. 11). I santi magi, per la loro fedeltà nel ricercare Gesù, ottennero la grazia della santificazione. Questo sarà il primo frutto della devozione eucaristica: una certa ed abbondante comunicazione di beni da parte di Gesù al suo Sacerdote diletto. I magi sopportarono molte fatiche, per poter giungere sino a Gesù e offrirgli i loro doni. Spesso per visitare il tabernacolo è necessario superare numerose difficoltà. Dobbiamo tuttavia sempre offrire a Gesù l’oro della carità, l’incenso della preghiera, la mirra della penitenza. Gesù per piccole cose darà grandi beni.

 




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