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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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2. Gesù cresceva in statura.

       [442]  2. Gesù cresceva in statura, ossia non semplicemente i giorni della sua vita aumentavano, ma anche la virtù cresceva a pari con il crescere del vigore dell’età. «Il non progredire è già un retrocedere», dice S. Bernardo. Nei bambini si richiede semplicità, umiltà, innocenza; nell’età virile del Sacerdote si richiedono le stesse virtù, unite inoltre alla fortezza, alla prudenza, allo zelo, all’amore del lavoro pastorale, ecc. Vi deve essere una grande diversità tra la vita di un chierico studente e la vita di un Sacerdote pastore; quest’ultimo deve essere di esempio ai fedeli nella fede, nella carità, nel conversare, nell’integrità della vita, nella castità. La nostra vita fu elevata con il sacerdozio e con la cura delle anime, così pure parallelamente crebbe il dovere di dar più buon esempio al popolo; si hanno maggiori grazie, più anni e perciò anche il rendiconto da rendere nel giorno del giudizio è divenuto immensamente più grande. E tuttavia, con grandissimo dolore, l’esperienza quotidiana ci insegna che, spesso, da un chierico santo ne esce a stento un Sacerdote soltanto fervoroso, da un chierico fervoroso ne esce un Sacerdote soltanto buono, da un chierico buono ne esce un Sacerdote mediocre, o a volte scandaloso. E così il sale diventa scipito. Che dolore!

       Gesù cresceva in grazia presso Dio e presso gli uomini, perché Cristo era pastore. Il pastore è obbligato per dovere di ufficio ad edificare il popolo con il buon esempio. Specialmente ai pastori è detto: «Veggano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5,16). Progredire soltanto davanti a Dio, senza aver nessun riguardo per il prossimo, non basta; dice infatti l’Apostolo: «Noi ci studiamo di fare con diligenza ciò che è bene non solo davanti al Signore, ma anche davanti agli uomini» (2Cr 8,21). Progredire soltanto davanti agli uomini è ipocrisia vana. Progredire invece davanti a Dio e davanti agli uomini è cosa perfetta e divina e pastorale.

 




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