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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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2. La fede di Maria è luce per noi.

       [445]  2. La fede di Maria è luce per noi; anzi Maria, con la sua fede, meritò anche a noi di credere. Ella è chiamata «fiaccola dei credenti» (S. Metodio); ed anche: «Scettro della fede ortodossa» (S. Cirillo Alessandrino). È bella l’antifona: «Rallegrati, o Vergine Maria; tu sola hai vinto tutte le eresie, nell’universo mondo». Per questa sua fede, Maria ottenne in cielo una eccellentissima visione di Dio, che supera quella di tutti i santi, anzi ancora vivente sulla terra, penetrava i segreti di Dio, e comprendeva in misura eminente la sacra Scrittura.

       S. Ildefonso dice: «Imitate il segnacolo di fede di Maria». La fede è assieme dono e virtù; è dono, poiché è una luce che si diffonde nell’anima dalla eterna Luce divina; è virtù per l’esercizio pratico dell’anima. Dice infatti S. Gregorio: «Crede, veramente, chi mette in pratica colle opere ciò che crede». E S. Agostino: «Tu dici di credere; fa’ ciò che dici, ed avrai la fede». Infatti, «la fede senza le opere è morta» (Gc 2,26), e: «Il mio giusto vivrà mediante la fede» (Eb 10,38). S. Agostino ci esorta: «Abbiate occhi di cristiani».



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       Considererò perciò: se la fede guida ed illumina tutti i miei pensieri, i miei giudizi, la mia vita; se penso da cristiano, se parlo da cristiano, se insegno da cristiano, se opero da cristiano, se vivo in mezzo agli uomini da vero cristiano.

 




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