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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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2. La grazia viene comunicata all’uomo per varie vie.

       [466]  2. La grazia viene comunicata all’uomo per varie vie. La prima grazia è fondamentale, ossia è la stessa volontà divina di salvare l’uomo: «Il quale [Dio] vuole che



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tutti si salvino e giungano alla conoscenza della verità” (1Tm 2,4). Il fatto stesso per cui il Verbo di Dio assunse natura umana manifestò il proposito di rendere gli uomini figli di Dio. Gesù, con la sua morte sul patibolo della croce, liberò tutti gli uomini dalla servitù del demonio. Questa volontà, in concreto, si realizza presso tutte le generazioni che si susseguono nei secoli, quando i singoli uomini arrivano alla Chiesa mediante il battesimo, e possono assistere al santo sacrifizio della Messa, che già viene celebrato in tutti i paesi del mondo. Così il fedele si avvicina alla croce del Signore, e partecipa ai frutti della redenzione. Infatti coloro che assistono devotamente alla Messa, si uniscono al Sacerdote secondario, e per lui allo stesso Sacerdote primario Cristo. Assistere alla Messa equivale ad avvicinarsi alla croce. Dice il Concilio tridentino: «Questa senza dubbio è quell’oblazione monda, che non può venir macchiata da nessuna indegnità o malizia degli offerenti, che il Signore, per bocca di Malachia che parlava a nome suo, nome che doveva essere grande fra le nazioni, predisse che «in ogni luogo si sacrifica un’ostia pura (Ml 1,11)» (Denzinger n. 939). Dice infatti l’apostolo S. Giovanni: «Egli stesso [Gesù] è vittima di propiziazione pei nostri peccati; e non soltanto pei nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo» (1Gv 2,2).

 

       [467]  La grazia santificante viene da Dio comunicata ordinariamente attraverso i sacramenti, sia dei morti e sia dei vivi. Inoltre, in casi particolari, l’elargizione della grazia può anche venire diversamente, per esempio, mediante la contrizione perfetta. Cristo istituendo i sacramenti non intese precludersi altre vie di conferire la grazia.

 

       [468]  La grazia attuale è molteplice: di illustrazione, di affetto e di ispirazione, secondo che riguarda maggiormente l’intelletto, o le facoltà sentimentali, o la volontà. È di fede che ogni grazia attuale, di qualsiasi specie, procede dall’azione dello Spirito Santo; il Tridentino infatti stabilisce: «Senza la preveniente ispirazione

 



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dello Spirito Santo ed il suo aiuto, l’uomo non può credere, sperare, amare o pentirsi come bisogna affinché gli venga conferita la grazia della giustificazione» (cf Canones de iustificatione, c. 3. - Denzinger n. 813).

       Molte grazie attuali sono comunicate nella Chiesa ancora per altre vie. Cristo, come ha istituito la Chiesa per perpetuare nei secoli l’opera di salvezza, così, per mezzo della medesima Chiesa, continua a distribuire i doni di salvezza. Per l’infallibilità della Chiesa e del suo Capo visibile, Cristo diffonde la grazia di illustrazione. Per mezzo dello splendore del culto, vengono diffuse nei cuori le grazie di affetto, per produrre con più facilità frutti di opere buone. Per mezzo dell’esercizio della giurisdizione ecclesiastica viene conferita la grazia di ispirazione, con la quale i singoli sono guidati nell’esecuzione della legge divina. Tutto ciò si riferisce specialmente alla grazia esterna. Ma innumerevoli sono le grazie interne che abbondantemente vengono diffuse attraverso quei riti istituiti dalla Chiesa, e che si chiamano sacramentali, ad esempio, le processioni, le sacre funzioni, il breviario, le benedizioni, le devozioni, le letture sacre.

 




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