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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
3. Mi esaminerò sull’orazione.
[479] 3. Mi esaminerò sull’orazione. L’orazione è l’elevazione della mente in Dio, e la domanda di cose convenienti fatta a Dio. L’orazione è assolutamente necessaria, ed a tutti viene concessa la grazia di pregare. Mi esaminerò dunque: Forse la mia anima è in desolazione, perché troppo poco rifletto su me stesso? Cado forse in peccato, perché trascuro la meditazione quotidiana? Mi interrogherò: Quanta e quale è la mia orazione vocale? Faccio gli esercizi spirituali almeno con quella frequenza minima prescritta dalle leggi della Chiesa? Soddisfo al precetto di pregare per il popolo? Faccio io l’orazione al SS. Sacramento, la lettura spirituale, e recito il rosario?
Affinché l’orazione abbia effetto infallibile, si richiedono alcune condizioni: stato di grazia, domanda di cose lecite. Come disposizioni di animo e di cuore si richiedono: umiltà, fiducia, perseveranza. La mia preghiera è sempre fatta con tali condizioni?
Concludendo, con S. Tommaso, dirò: dopo il battesimo è necessaria all’uomo una continua preghiera per
ottenere la grazia di entrare in cielo. E con S. Roberto Bellarmino: ogni giorno bisogna domandare la perseveranza, per poterla ogni giorno ottenere. Dio vuole salvare la mia anima e santificarla; a questo fine mi diede un grande numero di mezzi... Che cosa doveva egli fare di più per la mia vigna? Ora attende i frutti... e nel giorno del giudizio me ne domanderà conto. «Pietà di me, o Dio, per la tua misericordia, e per la tua grande clemenza cancella i miei delitti» (Sl 50,3).