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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
2. In ogni parrocchia, il parroco deve provvedere a tre cose.
[486] 2. In ogni parrocchia, il parroco deve provvedere a tre cose: a) Istruire il popolo sui sacramenti. Il Sacerdote, per quanto è possibile, abbia una profonda conoscenza dei sacramenti; specialmente sappia bene che i sacramenti sono stati istituiti da Gesù Cristo ed operano
per virtù divina. L’industria umana ha inventato innumerevoli macchine per tutte le arti, e con queste macchine anche un uomo incolto può compiere certe opere quasi perfette, come ad esempio la scrittura fatta con la macchina. Ma la perfezione della scrittura così ottenuta non è tanto merito del dattilografo, ma piuttosto di colui che ha inventato e perfezionato la macchina da scrivere. In modo analogo deve dirsi dei sacramenti, i quali producono l’effetto non per merito di colui che li conferisce o di colui che li riceve, ma per volontà di Gesù che li ha istituiti. Se il ministro è rettamente istruito su questo e lo spiega in modo chiaro ai fedeli, a poco a poco il popolo viene ad acquistare una giusta conoscenza dei sacramenti.
Inoltre il pastore deve suscitare nel cuore dei fedeli il desiderio dei sacramenti; ciò si può ottenere con una chiara esposizione degli effetti prodotti dai sacramenti. Chi non si sentirà ardere il cuore dal desiderio di ricevere i sacramenti, dopo aver rettamente compreso che i sacramenti conferiscono la grazia santificante e sacramentale; che alcuni di essi imprimono il carattere, e che conferiscono inoltre un certo diritto a ricevere in seguito tutti gli aiuti di cui avremo bisogno?
Il pastore deve anche rafforzare il proposito nella volontà dei fedeli di ricevere i sacramenti. Otterrà questo esponendo il comando divino od ecclesiastico che ci impone l’obbligo di riceverli: la loro necessità per avere la grazia, i loro frutti, e la facilità che si ha di riceverli.
[487] b) Dare comodità di ricevere i sacramenti. Bisogna dare ai fedeli la possibilità di ricevere i sacramenti, ma per quanto è possibile, si dia anche loro la comodità. Il ricevere infatti i sacramenti appartiene alla perfezione della vita cristiana, e richiede fatica; molti perciò, in vista di tale fatica, si astengono dai sacramenti. È necessario rimuovere ogni difficoltà. Ciò otterrà il buon pastore di anime, specialmente procurando un numero sufficiente di confessori, esimii per bontà, e concordi nei principi morali da applicare ai penitenti. La sufficienza del numero fa sì che in breve si può soddisfare alla
necessità di tanti. Che la fama di bontà di cui gode il confessore renda il sacramento più fruttuoso, ce lo insegna l’esperienza. Santi confessori infatti, con brevi esortazioni dette una volta sola ottennero più ampi frutti di santità nei penitenti, che non altri in lungo tempo e con numerose e lunghe esortazioni. La storia ci dice come in breve tempo molto siano progrediti nello spirito una S. Teresa, una S. Margherita Maria, dopo aver trovato un santo confessore. Bisogna porre massima diligenza nell’eleggere i confessori; è molto importante eleggere confessori che siano concordi nel metodo di amministrare il sacramento della penitenza.
[488] I sacramenti devono poi essere amministrati a tempo opportuno. L’evidenza insegna abbastanza; i fedeli sono infatti presi da molte, gravi e necessarie preoccupazioni, e anche volendolo, non sarebbe loro possibile in certi tempi accostarsi ai sacramenti. Altra attenzione va posta al luogo dove debbono essere amministrati i sacramenti. Se si deve costruire una chiesa, bisogna considerare, nella scelta del luogo di costruzione, anche che riesca comoda per poter amministrare i sacramenti. Anche fuori di questo caso, il pastore di anime può scegliere ed adattare dei luoghi opportuni. L’esperienza insegna, che molti, specialmente tra gli uomini, non frequentano i sacramenti per la mancanza di un luogo loro adatto. Vi sono zelanti pastori di anime che, avendo la canonica più o meno discosta dalla chiesa, per dare ai fedeli comodità di ricevere gli ordinari sacramenti, misero in chiesa un campanello elettrico, onde essere così avvisati e poter accorrere. Vi sono dei religiosi zelanti, i quali per poter soddisfare alle necessità dei fedeli sogliono recitare il Breviario, ad un’ora prestabilita, in prossimità del loro confessionale. I fedeli sono, in tal modo, sicuri di trovare all’ora stabilita il confessore, e poter così soddisfare alla propria divozione. Col passare del tempo, si rivelerà quanto questi vari metodi siano utili.