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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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III. MEDITAZIONE

 

1. Considererò il rito del battesimo, per un duplice scopo.

       [503]  1. Considererò il rito del battesimo, per un duplice scopo: per penetrare sempre meglio e comprendere le obbligazioni che mi sono state imposte quando divenni cristiano; per eseguire sempre meglio questo rito, quando debbo battezzare.

       Il candidato al battesimo aspetta alla porta della chiesa ed il Sacerdote lo interroga: «N., che cosa domandi alla Chiesa di Dio?». Il padrino risponde: «La fede». Segue poi tra il Sacerdote ed il padrino ancora questo dialogo: «Che cosa ti procura la fede?». «La vita eterna». «Se dunque vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti. Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso».

       Il Sacerdote alita poi leggermente tre volte sulla faccia del bambino, dicendo: «Esci da lui, o spirito immondo, e fa’ posto allo Spirito Santo Consolatore»; ecco il primo esorcismo. Poi col pollice fa un segno di croce



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sulla fronte e sul petto del bambino, dicendo: «Ricevi il segno della croce sulla fronte e sul cuore, prendi la fede dei divini precetti e la tua vita sia tale nella condotta da poter essere già tempio di Dio. Preghiamo: Esaudisci clemente, te ne preghiamo, o Signore, le nostre preghiere, e custodisci con perpetua virtù questo tuo eletto N. segnato con la croce del Signore: affinché, conservando i rudimenti della grandezza della tua gloria, meriti di arrivare con l’osservanza dei tuoi comandamenti alla gloria della rigenerazione. Per Cristo Signore nostro. Così sia». Il Sacerdote pone la mano destra sul capo del battezzando, e prosegue: «Preghiamo: O Dio onnipotente ed eterno, Padre di Gesù Cristo nostro Signore, degnati di riguardare questo tuo servo N., che ti sei degnato chiamare ai rudimenti della fede; allontana da lui ogni durezza di cuore; rompi tutti i lacci di satana da cui era stato avvinto; aprigli, o Signore, la porta della tua misericordia affinché, ammaestrato dal segno della tua sapienza, sia immune dalle sozzure delle passioni e attratto dal soave profumo dei tuoi precetti, ti serva allegramente nella tua Chiesa progredendo quotidianamente. Per il medesimo Cristo Signore nostro. Così sia» (Rituale Romano, tit. 2, cap. 2, nn. 1-5).

       Ricorderò l’obbligo di osservare i comandamenti.

 




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