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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
2. Il Sacerdote mette poi un po’ di sale benedetto nella bocca del bambino.
[504] 2. Il Sacerdote mette poi un po’ di sale benedetto nella bocca del bambino, dicendo: «N., prendi il sale della sapienza e ti sia di propiziazione per la vita eterna. Così sia. La pace sia con te». «E con il tuo spirito». «Preghiamo: Dio dei padri nostri, autore di ogni verità, ti preghiamo supplichevoli, che ti degni di guardare propizio questo tuo servo N. e di non permettere che abbia più fame dopo aver gustato per la prima volta questo poco di sale; ma piuttosto venga soddisfatto con cibo celeste così che sia più fervente di spirito, lieto nella speranza, sempre soggetto al tuo nome. Conducilo, ti preghiamo, o Signore, al lavacro della nuova rigenerazione, affinché meriti di ricevere assieme ai tuoi fedeli i premi eterni delle tue promesse. Per Cristo Signore nostro. Così sia».
È questo come il proemio per ammettere il candidato nel tempio ad udire la dottrina dalla bocca del vescovo. Ma, come abbiamo detto, si comincia dall’esorcismo, perché il candidato è ancora servo di satana, dalla cui servitù deve venire a poco a poco liberato. Dice dunque il Sacerdote: «Ti esorcizzo, spirito immondo, in nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, perché tu esca e ti allontani da questo servo di Dio N.; te lo comanda, o dannato maledetto, proprio colui che camminò sul mare e che diede la destra a Pietro che affondava. Per questo, o diavolo maledetto, riconosci la tua sentenza e rendi onore al Dio vivo e verace, rendi onore a Gesù Cristo, suo Figlio, ed allo Spirito Santo e ritirati da questo servo di Dio N., perché Iddio e nostro Signore Gesù Cristo si è degnato di chiamarlo a sé, alla sua santa grazia, alla sua benedizione, ed al fonte battesimale». Qui il Sacerdote fa un segno di croce col pollice sulla fronte del bambino, dicendo: «E tu, maledetto diavolo, non osare mai di violare questo segno della santa croce che noi facciamo sulla sua fronte. Per lo stesso Cristo Signore nostro. Così sia».
Subito il Sacerdote pone la sua mano sul capo del bambino, e dice: «Preghiamo: O Signore santo, Padre onnipotente, Dio eterno, autore della luce e della verità, supplico l’eterna e giustissima tua pietà sopra questo tuo servo N., affinché ti degni di illuminarlo con il lume della tua intelligenza; purificalo e santificalo; concedigli la vera scienza, affinché fatto degno della grazia del tuo battesimo conservi la ferma speranza, il retto consiglio e la dottrina santa. Per Cristo Signore nostro. Così sia». Indi il Sacerdote impone l’estrema parte sinistra della stola sopra il bambino e lo introduce nella chiesa, dicendo: «N., entra nel tempio di Dio per aver parte con Cristo nella vita eterna. Così sia». Ed entrando nella chiesa, mentre si avvicinano al fonte battesimale, il Sacerdote dice a chiara voce coi padrini, il «Credo», ed il «Padre nostro» (cf Rituale Romano, tit. 2, cap. 2, nn. 7-11).
Come io ho stimato il tempio di Dio? Come ho fatte le funzioni sacre? Come, in qualità di ministro di Cristo, sono stato, nella casa di Dio, di guida ai fedeli?