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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
3. Ti esorcizzo, ogni spirito immondo.
[505] 3. «Ti esorcizzo, ogni spirito immondo, in nome di Dio Padre onnipotente e in nome di Gesù Cristo, suo Figliuolo, Signore e Giudice nostro, e in virtù dello Spirito Santo, affinché ti allontani da questa creatura di Dio N., che nostro Signore si è degnato di chiamare al suo santo tempio, perché diventi tempio del Dio vivo, e lo Spirito Santo abiti in lei. Per lo stesso Cristo, Signore nostro, che dovrà venire a giudicare i vivi ed i morti ed il mondo con il fuoco. Così sia».
A questo punto si fanno delle importantissime domande, e dalle risposte che seguiranno dipende il ricevere o meno il battesimo e perciò è sommamente necessario che le orecchie si aprano per udire. Il Sacerdote perciò, ad imitazione di Gesù Cristo che in questo modo aprì le orecchie al sordo, con il pollice della destra inumidito con la saliva, tocca le orecchie e le narici del bambino: le orecchie affinché possa intendere le parole di vita che gli si diranno; le narici affinché percepisca il profumo di Cristo e corra dietro l’odore dei suoi profumi. Compiendo queste azioni il Sacerdote dice: «Effetà, cioè: apriti. In odore di soavità. Tu poi, o diavolo, vattene, poiché s’avvicinerà il giudizio di Dio». Poi il Sacerdote interroga: «N., rinunzi a satana?». «Rinunzio». «E a tutte le sue opere?». «Rinunzio». «E a tutte le sue vanità?». «Rinunzio». Il Sacerdote intinge ora il pollice destro nell’olio dei catecumeni ed unge il bambino sul petto e sul dorso in forma di croce, dicendo: «Io ti ungo con l’olio di salute in Cristo Gesù nostro Signore, perché tu abbia la vita eterna. Così sia».
Il Sacerdote depone la stola violacea ed indossa quella bianca, sia per significare che con le rinunzie fatte dal battezzando si sono allontanate le tenebre dei peccati sia per manifestare che ormai è imminente l’apparizione del Sole di giustizia. Poi il Sacerdote interroga: «N., credi in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra?». «Credo». «Credi in Gesù Cristo, suo unico Figliuolo, nostro Signore, che nacque e patì?». «Credo». «Credi nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?». «Credo». «N., vuoi essere battezzato?». «Lo voglio».
Mentre il padrino o la madrina, od ambedue, tengono il bambino, il Sacerdote con un vasetto, prende dell’acqua battesimale, e la versa in tre riprese, in forma di croce, sul capo del bambino, dicendo nello stesso tempo una sola volta distintamente e con attenzione: «N., io ti battezzo nel nome del Padre, e del Figliuolo e dello Spirito Santo». Poi il padrino o la madrina, od ambedue assieme, sollevano il bambino dal sacro fonte, ricevendolo dalla mano del Sacerdote (cf Rituale Romano, tit. 2, cap. 2, nn. 12-21).
Considera che, alle porte della chiesa, avvenne come un patto tra Dio e il battezzato. Il Signore da parte sua promise la vita eterna e gli aiuti per conseguirla; il bambino a sua volta promise di conservare la fede, adempiere i divini precetti, e di assiduamente pregare. Dio fu ed è fedele; io fui anche fedele ad osservare le solenni promesse fatte dai padrini a mio nome? Reciterò il «Miserere...».