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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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II. MEDITAZIONE

 

1. Il potere di rimettere i peccati è un grande talento, ma anche un grave onere.

       [555]  1. Il potere di rimettere i peccati è un grande talento, ma anche un grave onere. È infatti pericoloso nascondere questo talento per pigrizia, o per altro futile pretesto. Dice S. Alfonso: «Non vedo come quei Sacerdoti che per pigrizia si sottraggono a questo onere possano essere sicuri in coscienza, ed essere scusati dal rimprovero del Signore e dal supplizio della dannazione, inflitto a quel servo che ha nascosto il suo talento... Né dicano costoro che abbastanza compiono il loro dovere, aiutando le anime in altra maniera, ossia con l’istruzione, la correzione, la preghiera, senza amministrare il sacramento della confessione; essi sono infatti tenuti a soccorrere le anime in ciò che hanno bisogno per la loro salvezza. Se il prossimo ha bisogno di cibo, tu devi soccorrerlo con cibo, non con vesti. Né serve il dire che il dovere di udire le confessioni è opera di carità, e che la carità non obbliga con tanto incomodo: si risponde infatti che questo ufficio non è motivato dalla sola carità, ma è un ufficio proprio del Sacerdote» (Homo Apostolicus, tr. 16, c. 6, n. 127).

 




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