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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
II. MEDITAZIONE
1. Il maestro nostro Gesù Cristo.
[577] 1. Il maestro nostro Gesù Cristo, di tra la moltitudine dei discepoli ne elesse dodici che chiamò apostoli. Prima però di dare loro il carattere ed i poteri sacerdotali, li formò per tre anni alla pietà, alla virtù, allo zelo ed alla scienza. Poi mandò loro dal cielo lo Spirito Santo con i doni ed i carismi.
La preparazione agli ordini è più lunga e più accurata della preparazione agli altri sacramenti; si compie nei seminari e negli istituti religiosi, attraverso lunghi anni e grandi fatiche. «Sappiano i vescovi che devono assumere a questi ordini soltanto i degni, e quelli la cui provata vita serva di anzianità», dice il Concilio di Trento. Questo dovere risulta anche dalla Scrittura: «Affinché l’uomo di Dio sia ben preparato» (2Tm 3,17). L’Apostolo vuole i chierici: «santi e immacolati e irreprensibili» (Cl 1,22). Deve infatti il chierico, fedele alla vocazione divina, dare una certa garanzia della sua futura perseveranza. E S. Tommaso dice: «Non è sufficiente una bontà qualsiasi, ma si richiede una bontà eccellente». Perciò l’Apostolo proibisce (cf 1Tm 3,6) di ordinare i neofiti, ossia, come spiega lo stesso Angelico, coloro che sono neofiti non solo per l’età, ma anche nella perfezione.