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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
III. MEDITAZIONE
1. I chierici sono tenuti, in modo tutto speciale, a vivere santamente.
[582] 1. I chierici sono tenuti, in modo tutto speciale, a vivere santamente, poiché, secondo S. Tommaso, chiunque abbraccia uno stato di vita, deve fare quello che si addice ad un tale stato. La santità poi deve essere tanto più grande, quanto più è elevato il grado che uno occupa nella gerarchia sacra. Prima ancora dell’ordinazione, si suppone che uno abbia già raggiunto un certo grado di perfezione; dopo l’ordinazione questa perfezione già acquistata deve essere conservata, ed anzi deve venire continuamente accresciuta.
Dopo la mia ordinazione, il mio fervore è cresciuto di giorno in giorno?
Il celibato ecclesiastico è, per ognuno che ha già ricevuto il sottodiaconato, una legge perpetua. Con quale cura ho io osservato questo voto?
[583] Per titolo dell’ordine sacro sorge l’obbligo di recitare le Ore canoniche. Questa è una legge grave, e pecca gravemente chi omette, senza una legittima causa, tutto l’ufficio di un giorno, od una parte notevole di esso. Le Ore devono essere recitate secondo la forma stabilita dalla Chiesa: ossia bisogna dire l’ufficiatura prescritta e nell’ordine richiesto. Inoltre bisogna osservare le prescrizioni riguardanti il luogo ed il tempo conveniente.
L’ufficio divino deve essere recitato in modo degno, con attenzione, e con devozione, come richiede la santità di tale preghiera.
Io ho adempiuto a questi obblighi?
Ogni chierico è obbligato a portare l’abito clericale e la tonsura; come fu prescritto dal Concilio Tridentino. Io ho sempre osservato tale prescrizione?
[584] Ai chierici sono vietate tutte quelle cose che non si addicono al loro stato di vita; sia ciò che distrae troppo la mente dalle cose divine; sia ciò che costituisce un pericolo per la castità. Tra queste cose proibite vi sono alcune arti ed uffici secolari, il commercio, i giuochi di azzardo, la caccia, il portare armi, il frequentare le bettole, i teatri, i balli, il discorrere con donne sospette. Ai chierici, per esempio, disdicono e sono sconvenienti il mestiere di oste, di macellaio, di ciarlatano, e la professione di medico e di chirurgo. Sono note le leggi ecclesiastiche riguardanti i pubblici uffici, le cariche bancarie, le cose meramente politiche e civili.
Il mio pensiero ed il mio affetto è tutto volto ai doveri spirituali e pastorali?