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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
3. I sacramentali derivano dalla potestà liturgica della Chiesa.
[589] 3. I sacramentali derivano dalla potestà liturgica della Chiesa, la quale ha ricevuto da Cristo l’autorità sia per insegnare, sia per governare il popolo, e sia per regolare il culto. La Chiesa inoltre viene incontro a tutti i bisogni, e tutto santifica nella fede e nella preghiera, e con sollecitudine, innalza tutti i figli fedeli alle cose spirituali ed eterne.
[590] I sacramentali si possono includere in sette classi: a) Nella prima classe vengono annoverate tutte le sacre cerimonie istituite dalla Chiesa per integrare il cerimoniale della Messa e dei sette sacramenti. Nei singoli sacramenti, oltre la materia e la forma, sono compresi molti elementi o cerimonie disposte per una più santa amministrazione; questo deve tanto più dirsi del Sacrifizio dell’altare; infatti, prima e dopo la consacrazione, esso è completato da molte letture, preghiere e cerimonie. Tutti questi atti sono chiamati sacramentali. b) Nella seconda classe vengono messi tutti gli esorcismi sia comuni, sia speciali, e parimenti tutte le assoluzioni, tra le quali vi è pure quella che precede la santa Comunione. c) Nella terza classe si trovano quei riti coi quali si implora la virtù divina per produrre diversi effetti nelle persone, e nelle cose che devono servire
a bene delle persone od al culto divino. Sono tra questi riti: le consacrazioni, per esempio, di un calice, di una chiesa ecc., dei luoghi, delle persone, delle cose; le aspersioni di acqua benedetta, della cenere, dell’incenso, ecc. d) Alla quarta classe si trova la parola di Dio, sotto tutte le forme con le quali dalla Chiesa viene comunicata ai fedeli. Vengono prima di tutto i vari libri della sacra Scrittura, specialmente le parti che si leggono nella Messa e nel Breviario; appartengono pure alla predicazione della parola di Dio i catechismi, le omelie, le letture spirituali e simili. e) Alla quinta classe si possono ascrivere le sacre orazioni che si leggono nella Messa, nel Breviario, nel Pontificale, nel Rituale; per esempio le Litanie minori e maggiori. f ) Nella sesta classe vengono enumerate tutte le funzioni liturgiche ordinarie e straordinarie, generali e speciali. g) Finalmente, nella settima classe, si può inserire tutto l’anno liturgico, sia del tempo, sia delle feste, nel suo triplice ciclo: domenicale, mariale e santorale.
[591] Il buon pastore istruisce spesso i suoi fedeli intorno ai sacramentali, specialmente intorno a ciò che riguarda la Messa, la benedizione o consacrazione della chiesa, le processioni, i funerali, ecc. Il Sacerdote farà uso dei sacramentali in modo pio, con attenzione e devozione; in modo da fare, per spirito di religione e per ubbidienza alla Chiesa, grande stima di ogni singola parola e cerimonia; in modo da riuscire di edificazione ai fedeli e da servire degnamente Dio ottimo e massimo.