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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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3. Ave, o stella del mare.

       [722]  3. «Ave, o stella del mare, grande Madre di Dio, ma anche sempre Vergine, felice porta del cielo» (Ave Maris Stella, str. l.a).

       Nei pericoli, nelle angustie, nei dubbi, il giovane e la giovanetta, il vecchio ed il Sacerdote, pensino a Maria, chiamino Maria.

       La considererò veramente come stella della mia vita, se il nome di Maria non si allontana mai dal mio labbro, mai dal mio cuore; né mai desisto dallo scriverlo, né mai lascio di annunziarlo al mondo. So infatti che seguendola non mi smarrirò; che pregandola non dispererò, che pensando a lei non mi perderò; sorretto da lei non cadrò; guidato da lei non mi stancherò; favorito da lei giungerò al cielo; lodando lei meriterò una doppia corona.

       Tu sei madre di Dio, e vergine intatta; e quanto sei esaltata in dignità, tanto fosti illibata nella integrità verginale. Per Cristo Gesù Figlio tuo, sei stata costituita porta del cielo, in modo che come qualsiasi peccatore è figlio di Eva, così qualsiasi vero tuo figlio diverrà erede della vita eterna.

 




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