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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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[Comunicazioni e progetti]

          Cari Fratelli,

          Una parola di pace gioiosa ai piedi di Gesù Via, Verità, Vita.

          Vi ringrazio a nome di Dio e della Congregazione del bene che fate nelle rispettive Case, tutti.

          Abbiamo fatto un sacrificio grande nella separazione: Voi nel partire, io nel privarmi della vostra opera diretta; ed ho portato da allora un peso più grande.

          Tuttavia: la vostra maggiorità spirituale e umana, lo spirito paolino che ci spinge e sollecita senza riposo, il bene della Congregazione, la voce invitante dei Vescovi, il desiderio di maggior messe di meriti e il desiderio di metterci in tutte le parti per le vocazioni e l'apostolato, e più l'obbedienza che prende i buoni desideri e li allinea sulla volontà sicura di Dio, ci hanno persuasi al detto passo.

          Ora mi direte, Carissimi Fratelli, le vostre pene: io sono quel che sono per missione e per il fardello d'Adamo come voi; ma non fui guidato affatto da vedute umane, né mie: ed ho anche sofferto per molte cose, parte note, e parte ignote, come voi.

          Ma feci un passo col Signore ed un programma: mandare pochi professi (Sacerdoti e 12 per ogni Casa: il rimanente personale voi l'avreste formato, poiché la ricerca delle vocazioni e la loro formazione precede e in parte accompagna l'apostolato.

          Il primo, più utile, consolante lavoro, il più sicuro, e fine principale per cui siete andati è questo: fare le vocazioni religiose e sacerdotali nazionali. Prendere poco lavoro ma formare bene le Persone. E’ chiaro dai Vangeli: la formazione degli Apostoli per Gesù Cristo è il problema base, con esso comincia e chiude il ministero pubblico; esso prevale e sovrasta su tutta l'opera sua, e fa persino passare in seconda linea la predicazione del Vangelo al popolo. In questo Gesù Cristo è Via, Verità e Vita. Ed io feci il patto con Dio che vi avrebbe mandato vocazioni proprie della nazione... e così prego ogni giorno. Esse saranno la vostra gloria e corona, vostra consolazione su la terra, anche. Voi avete questa grazia, fatela fruttificare; molti invece di quelli che vi mandiamo hanno meno di voi, in questo.

          Il lavoro nel nostro apostolato è così molteplice che sarà sempre una tentazione il prenderne troppo, così da avere poi difficoltà per lo spirito, lo studio e la naturale necessità da chiedere o voler ricevere adulti da Casa Madre.

          Ho provato per questo in principio ad accettare qualche Sacerdote; poi il Signore fece comprendere che doveva la Congregazione formarsi il personale a juventute. Ma Dio vi darà sufficientemente e abbondantemente vocazioni; col chiedere di più a Casa Madre credo non vi giovi; volgete l’occhio attorno: abbondano le messi. Questa cura dei piccoli è la gioia e il pieno vostro ministero, la garanzia che Dio è con voi; che il pane, le case ecc. l'avranno essi, l'avremo noi; è nostro esercizio di pastorale e di umiltà,

 


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è quella che rende la concordia e che attira l’affetto dei Pastori e del popolo, è la singolare prova che voi siete preti interi (non solo da Messa, o da penna, o da tecnica), è la grazia che sempre chiediamo, “che si moltiplichino...”. Il pane l'hanno da Dio anche i poveri di un ricovero; ma il miracolo che io sempre ho chiesto per la Casa, prova che vi è lo Spirito Santo (poiché la vocazione vera è sempre da Dio) è questo: le vocazioni. Voi mi direte che stampate molto e che avete ricevuto da Casa Madre qualche persona in più, Dio sia benedetto! ma se presenterete un piccolo gruppo di professi o di... Sacerdoti da voi formati, e provati buoni per l'esercizio di cinque anni di sacerdozio, si dovrà dire: in quella casa è santità, vita, avvenire sicuro, meriti davvero molti... E quale merito più grande è possibile di questo per un prete, che fare dei Preti, e per un religioso che fare dei religiosi?

          Abbiamo, dunque, fede!

          Se poi vi fate vocazioni nella nazione in cui siete, verrete a stabilire case da voi formate, con voi operanti, e da voi dipendenti come figlioli dal Padre.

          È una carissima pena ed un appassionato martirio in Cristo l’ufficio di |*illeggibile*| colui che ha la grazia di farlo, quanti meriti in più.

          Vedete, Fratelli, in confidenza famigliare, desidererei tanto rivedervi; ma per ora non abbiamo ancora ottenuto questa grazia! Formiamo intanto un bel gruppo di vocazioni! Intanto il Signore ci conceda di potervi visitare o personalmente o a mezzo del carissimo D. Giaccardo.

          E state in pace che voi farete più di me: e le vocazioni e l'apostolato fioriranno attorno a voi: ma raccogliamoci nello spirito umile, paolino, eucaristico.

° ° °

          Ho richiesta dall'Africa e Oceania; attendiamo a sviluppare il programma e la missione che abbiamo da Dio!

          Mi sono arrivate le domande per 18 sacerdoti e sei discepoli in dicembre: che devo fare? Prego il Signore a darceli, perché volentieri li manderei; ma prego pure voi a formarvi il personale, poiché siete sacerdoti e le vostre case si devono iniziare a formare come la Casa Madre.

° ° °

          Ho pure ricevute otto domande o proposte di aperture di Case: ma ci vuole il personale e ben formato! Chiediamolo, dunque, al Signore: e cooperiamo alla Divina Grazia perché formare un apostolo è cosa piena di difficoltà, ricca di meriti, ma misericordiosamente favorita da la Divina Bontà. Però è subito necessario dire: con voi che proponete ho comuni i desideri, ma abbiamo ancora punti di programma che devono precedere e si attende, d'altronde, che sia possibile dare passi nella via buona.

 


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° ° °

          Il Signore benedica lo sforzo continuo per migliorare il nostro apostolato nella redazione, tecnica, propaganda! Esso è segno della fedele vocazione, è prova di vera virtù, è l'esercizio del nostro ministero, è cooperazione al Divin Maestro, è garanzia di pane e paradiso, è grande tutela contro le tentazioni, è gioia della nostra vita, è luce per le anime, è servizio della Chiesa, racchiude una pedagogia formativa, è studio che eleva.

          Invece cause del disinteresse sono: la pigrizia, lo spirito di comodità, la superbia.

° ° °

          Le Case hanno cominciato a mandare il contributo mensile di L. 100 per i Fratelli in luoghi di missione: Delhi, Tokio, Cina; manca solo una Casa da cui arriverà presto, credo. Così di questi giorni ho spedito ad ognuno, cioè: a D. Paolo, D. Bertino, D. Ferrero. Confidiamo che questa carità continui, e stringa sempre più in affetto soprannaturale tutti i membri della Famiglia Paolina. Gesù ridoni moltiplicato a chi ha dato in carità; poiché è da considerarsi più l'affetto che la materialità del dono: tutto in Gesù Cristo. L'incaricato per tutto questo è il nostro R. D. Barbero, Roma.

          Intanto do la lieta notizia che si è aperta una piccola casa a Rio de Janeiro (Brasile) ed un'altra a Cordoba (Argentina): raccomandiamo tutto a Gesù Cristo Via Verità e Vita, perché, come ha seminato, così dia l'incremento: a gloria di Dio e pace degli uomini.

          |+p. il Primo Maestro

p. Portaluppi+|

 




12 Testo illeggibile.

 






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