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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
[Desideri di padre]
Roma, S.Bernardo 1940
Carissimi fratelli in S.Paolo,
Ho un desiderio vivissimo di vedere o rivedere tutti gli alunni, gli aspiranti, i fratelli specialmente più anziani. Tutti quelli che lavorano con tanto cuore in varii ministeri o attività sulle orme del nostro Padre San Paolo mi si presentano ad ogni istante alla mente. Vorrei ad ognuno far sentire una parola viva di riconoscenza, di fede, di amore al Divino Maestro e dire a tutti: occhio al cielo, ginocchia a terra, cuore infiammato. Riceverà ciascuno secondo avrà faticato; soprattutto però imitare Gesù, Via, Verità e Vita.
Mancando la vicinanza materiale, ho così rimediato: vi raccolgo ogni mattina in spirito attorno al S. Altare, vicinissimi al Calice per ricordare e parlare a Gesù di ciascuno di voi. Ogni giorno applico la S.Messa per tutti i viventi e i defunti della Famiglia Paolina; chiedo per tutti il bel paradiso, la santificazione interiore, lo spirito di preghiera, l’osservanza dei SS. voti, la pace e la letizia spirituale, l'assistenza della S. Madonna, e... tutto quanto desiderano i vostri cuori. Formulate le vostre intenzioni, io le prendo e le offro a Gesù; voi sapete che celebro di buon'ora quasi perché Gesù vi tenga già le grazie preparate per il momento in cui andate ai suoi piedi.
Ho da chiedere a Gesù Ostia diverse grazie per la Congregazione, per ognuno, per me. Ma, cari figliuoli e fratelli, che non si
mormori! che ognuno emuli gli altri nella virtù; che le nostre case siano case di orazione, di sapienza, di zelo, di meriti; che lo spirito di edificazione copra e tolga ogni disfattismo di parole e di condotta. Le società valgono quando sono l'unione vera delle forze, forze di tutti, al fine comune, sotto la guida di chi ci rappresenta Dio.
Aggiungo che Maria è la nostra speranza; che in ottobre confido tutti abbiamo da accendere ancor più la divozione del Rosario; che la recita intera si ritenga sempre come un grande mezzo di progresso ed un grande segreto di gioia, di forza, di luce. Maria formi di noi altri Gesù; conceda dei santi alla Congregazione.
Confidando nelle vostre preghiere, benedico la mente, la volontà, il cuore, la vita. Pregate per il vostro
aff.mo M.ALBERIONE
Da le lettere dei fratelli amatissimi
1) «Veramente nella vita avvengono tante cose più o meno piacevoli alla natura; ma considerando tutto davanti al Signore si comprende che vi sono mille ragioni le quali ci inducono non solo a sopportare con rassegnazione quello che è inevitabile, ma proprio ci fanno ritenere felici di poter soffrire qualcosa per Gesù che tanto soffrì per ognuno di noi; Vivat Jesus!».
2) Altra lettera mi narra due importantissime grazie ricevute ne la novena e festa di San Paolo; dopo cinque anni di attesa in umile e costante preghiera. La narrazione viene fatta con parole di pia e commossa riconoscenza: ho celebrata una Santa Messa di ringraziamento, unito intimamente ai fratelli.
3) «Ancora una volta l'ubbidienza per cui mi aveva mandato ha fatto riuscire una cosa che chiamavamo impossibile... e il Signore ha voluto passare per una via che fra tutte sembrava quella assolutamente chiusa...».
4) «L'Arcivescovo ci ha invitati con risoluta insistenza a prendere la parrocchia nel distretto che abitiamo... vedrò di fargli cambiare il titolo di S.Ignazio, in quello del “Divin Maestro”».
5) «Siamo passati fra molti pericoli; il Signore ci ha visibilmente protetti. La grande nostra difficoltà attuale è quella delle vocazioni: sono poche ed incostanti. Preghiamo però ogni giorno il Divin Maestro che ci renda Maestri buoni, esemplari, capaci di formare alla pietà e allo spirito religioso quei pochi giovanetti che vengono».
6) «Non è vero che in questa regione sia impossibile formare vocazioni... anche questi cari fanciulli, benché mezzo selvaggi, hanno spesso un bel carattere, e sono educabilissimi, purché noi diamo loro il buon esempio...».
7) «Venire qui non è mica fare una passeggiata per il mondo... lo spieghi bene: si tratta di intraprendere una vita d'apostoli, piena di non grossi, ma quotidiani sacrifici, di lavori umili, di studio della lingua...».
8) «Io trovo sempre più utile e facile il far la meditazione, la visita e l'assistenza alla S. Messa dividendo tutto in tre punti: Via, Verità, Vita».
Deo gratias! scrivetemi sempre delle cose tanto edificanti: mi dànno luce, conforto, spirito soprannaturale.