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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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Aiuto alle Case in terra di missione

          Quando avevo otto anni l’ottima Maestra Cardona ci parlava spesso di Missioni e di missionari: e ci addestrava a raccogliere in varie maniere e con piccole industrie offerte per loro. Si era suscitata una gara; poiché si consegnavano anche premi che venivano distribuiti il giorno dopo l’Epifania.

          Più tardi, a noi, alunni del Ginnasio, venivano sempre letti i Bollettini della Propagazione della Fede e della Santa Infanzia.

          Ogni anno davo dodici soldi alla Santa Infanzia, cioè un soldo per mese; e cinquantadue soldi alla Propagazione della Fede, cioè un soldo per settimana.

 


- 2c2 -


          Fatto Sacerdote ho tenuto una trentina di prediche per incoraggiare i soccorsi alle Missioni e le vocazioni missionarie.

          In tutto però era sempre una grande pena; l’apostolato della stampa non era compreso sufficientemente; molte pie persone disposte a dare per altre opere non davano per la stampa e la buona stampa moriva di inedia. Ugualmente per le Missioni, i sussidi erano assolutamente insufficienti ai bisogni.

          Si pensò a due mezzi. L’Unione Cooperatori con le Sante Messe che tanto favore incontrano; in questa prima metà di novembre sui calcoli approssimativi, ma realistici, si è arrivati a circa 30.000 iscritti.

          Secondo, alla stampa in luoghi di Missione: essa darà mezzi di vita; sia che si abbiano edizioni religiose, sia che eccezionalmente si facciano lavori commerciali, edizioni scientifiche, letterarie.

          Sarà possibile, dando dall’Italia personale preparato, che tali case possono svilupparsi. Ciò non dispensa però dal dovere di contribuire in varie maniere, man mano che è possibile, da quelle case che si trovano in condizioni migliori.

          Questo fu compiuto, per l’esortazione dei Superiori, dai Nostri principalmente nell’U.S.A. a favore delle case in terra di missione: Giappone, Cina, India, che ebbero od hanno l’aiuto che potevasi dare nelle circostanze di persone, luogo e tempo. Tale aiuto è specialmente in vista delle vocazioni; giacché diversamente, qualunque tipografia di semplici borghesi, ben impiantata e diretta, pur in forma industriale, prospererebbe per sè come ve ne sono tante in ogni luogo. Ciò, dopo che la Casa Madre, con molto sacrificio, ha date le persone formate e preparate e, spesso, tra le migliori.

          Tra le vie: l’Apostolato aiuta e sostenga l’Apostolato: esempio: mandare libri, immagini, corone, macchinari ecc. secondo le circostanze.

          La casa Generalizia non riceve ancora dalle Case Filiali il contributo previsto dalle Costituzioni; né per ora ha determinato questo contributo, sapendo in quali difficoltà quasi tutte si trovano, riducendosi a pregare ognuna. Anzi, la Casa Generalizia è tutta assorbita dalle spese che incontra nella costruzione della Chiesa; e deve assai più dare per le nuove Case che non riceva da spontanee oblazioni. Nessuna Casa quindi si trova in condizioni più povere; e nessuna ha i pesi di essa; mentre manca di ogni entrata sicura (eccetto la sola elemosina delle Messe).

          Chi aiuta le Case in terra di Missione compie una grande opera; assai meritoria presso Dio e presso l’Istituto.

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