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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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La storia della Chiesa nel suo sviluppo

La Chiesa militante ha una storia simile a quella di Gesù Cristo nella sua vita terrena. Essa infatti, fedele alla missione affidatale da lui, suo fondatore e capo, ha continuato e continua l’opera redentrice facendosi, in Gesù Cristo, via, verità e vita degli uomini.

Si fece «via» con l’esercizio delle eroiche


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virtù dei suoi Santi, e la morale evangelica, «verità» col difendere e propagare ed inculcare la fede cattolica, «vita» col dispensare i tesori della grazia meritata da Gesù Cristo con la Redenzione.

L’opera della Chiesa per la pratica della morale evangelica è meravigliosa, sia negli individui che nella società. Allorché irruppero i barbari, la Chiesa cominciò tosto a educarli, li mansuefece e li trasformò tanto da preparare l’età dei Comuni. Difatti è un Papa che porta la bandiera dei Comuni liberi: Alessandro III.

In seguito, la Chiesa dovette lottare contro l’assolutismo degli Imperatori; Gregorio VII, la vittima più illustre di questa lotta, morì in esilio, ma vinse morendo, come aveva fatto Gesù Cristo.

Altri abusi, altri scandali desolarono la Chiesa: gravissimi ad esempio i danni sociali della Rivoluzione francese, del socialismo e del liberalismo..., ma essa ne uscì sempre vittoriosa.

La Chiesa infine presentò alla società umana, con la soluzione cristiana, i veri rimedi naturali prima, e soprannaturali dopo, che Leone XIII,3 Pio X,4 Pio XI,5 inculcarono nelle loro encicliche.

Presentemente gli Stati più ordinati e più civili, quelli che dominano la civiltà contemporanea, si sono molto conformati ai principi di


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queste encicliche; principi che segnano la retta via. Se non li segue, il mondo si condanna da sé!

In ogni tempo poi la Chiesa fu altrice della santificazione della famiglia. Essa infatti inculcò sempre l’unità e l’indissolubilità del matrimonio, tutelò le nascite, difese l’innocenza e curò l’educazione della gioventù con l’istituzione di scuole e collegi.

Abolì la schiavitù che era la negazione della famiglia. Trasformò la società mediante un lavoro sempre faticoso e un cammino lento, ma costantemente progressivo.

Opera importantissima compì col trasformare il diritto romano (che fu il più forte, il più profondo, il più naturale ed umano), eliminando in esso le parti non conformi alla sana morale ed elaborò a poco a poco il diritto cristiano foggiato non più, come il romano, sull’autorità umana, sul diritto e sulla forza, ma sull’autorità di Dio, sulla religione e sulla fede. Splendida opera la canonizzazione dei Santi, la quale ogni volta è risveglio di giganteschi progressi morali.

La Chiesa, insomma, ebbe in ogni tempo le cure più assidue perché la società, la famiglia, gli individui, gli uomini fossero guidati da principi morali cristiani, perché fossero santificati.

In riguardo alla dottrina cattolica la Chiesa


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ha continuato e continua la missione illuminatrice del divin Maestro conservando pura la fede attraverso i secoli e diffondendola, presso i popoli cristiani, mediante l’insegnamento della dottrina cristiana, la predicazione, l’apostolato della stampa, le missioni...

Onde comprendere quale sia l’opera della Chiesa per conservare pura la fede, giova ricordare le lotte che essa dovette sostenere per adempiere questa divina missione: lavoro gigantesco durante il periodo delle grandi eresie dal III al VI secolo, e durante il periodo che si estende da Lutero e il Concilio di Trento, a Pio X, ai giorni nostri.

Abbiamo il Credo, del quale ciascuno articolo rappresenta una vittoria della Chiesa sull’eresia o sugli assalti degli avversari. Abbiamo venti Concili ecumenici fra i quali di primissima importanza il Concilio Tridentino poiché in esso furono definiti i dogmi principali negati dai protestanti, e fu compilato il Catechismo Romano per il Clero. Per ultimo il Concilio Vaticano [I], che consolò il mondo con il dogma della infallibilità pontificia.

Custode e maestra infallibile di verità, la Chiesa smascherò e condannò sempre e tutti gli errori di tutti i tempi. E quando per conservare pura la fede fu necessario tagliare via quei tralci seccati, gli innumerevoli eretici e scismatici


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sorti nei secoli, in seno ad essa, lo fece decisamente.

All’opera di conservazione della fede unì pure l’opera di divulgazione della medesima. Essa infatti lavorò costantemente in ogni tempo per far conoscere il Vangelo a tutti gli uomini.

San Pietro, San Paolo e gli Apostoli si divisero il mondo per l’evangelizzazione: furono i primi missionari.

Li seguirono in ogni tempo elette schiere di apostoli e missionari ferventi i quali fecero sempre capo a Roma, il centro della fede e delle missioni cattoliche.

E ciò la Chiesa fece non solo mediante la parola, ma anche con lo scritto. Si può osservare, al riguardo, l’opera degli Apostoli, dei Padri, dei Dottori e degli scrittori ecclesiastici, dei Papi, dei Santi, dei pastori più zelanti.

Si esamini anche solo l’opera del Migne. Che mole! Eppure egli avrebbe voluto raggiungere i duemila volumi. A quest’opera si uniscano tutti i trattati di teologia dogmatica, morale, ascetica, mistica, pastorale e tutti i libri di scienze sacre.

La Chiesa infine continuò e continua pure l’opera del divin Maestro «Vita» nel campo dei Sacramenti e del culto cattolico distribuendo alle


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anime la grazia ch’egli meritò con la Redenzione.

E ciò mediante tre grandi mezzi: i Sacramenti, i Sacramentali, fra cui principali sono le sacre funzioni, e la preghiera.

Quanto sia stata solerte la cura della Chiesa nel comunicare la vita della grazia alle anime, si può utilmente constatare dalla storia dei singoli Sacramenti, dei Sacramentali e della Preghiera liturgica. Essa mirò sempre ad inculcare nei fedeli una pietà completa che portasse ad amare Dio con tutta la mente, con tutta la volontà e con tutto il cuore.




3  * Leone XIII (1878-1903) ha emanato 60 encicliche.



4  * Pio X (1903-1914) ha emanato 16 encicliche.



5  * Pio XI (1922-1939) ha emanato 28 encicliche. Fino al 1944, Pio XII (1939-1958) ne aveva emanate già 6, su un totale che sarà di 41 encicliche. Don Alberione qui non menziona Benedetto XV (1914-1922) che di encicliche ne aveva emanate 13.






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