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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
...e dalle Isole Filippine
Era già in tipografia il «San Paolo» quando giunse quest'altra relazione, dalle Isole Filippine. Ci affrettiamo a pubblicarla!
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«Vi ringrazio di avermi fatto cristiano»: forse mai lo dissi così di cuore quanto nell'avvicinare questi popoli pagani così numerosi, e degni quanto noi dei benefici gratuiti della Redenzione. Altrove avevo più ringraziato di avermi fatto nascere nella Chiesa Cattolica. Sta bene per tutti noi il «Si scires donum Dei!» La conoscenza nasce dalla considerazione; e dalla conoscenza la riconoscenza e l'amore per Colui che è Amore in Sé, e che si è mostrato con così mirabili benefici Amore con noi. «O altitudo divitiarum sapientiae et scientiae Dei! Quam incomprehensibilia sunt judicia Eius et investigabiles viae Ejus!». Perché preferiti?... «Ipsi gloria in saecula. Amen».
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Durante i viaggi per visitare le Famiglie Paoline recito spesso il secondo mistero gaudioso. La SS. Vergine, appena concepito di Spirito Santo il Figlio di Dio, incarnatosi per morire per noi, Lo portò alla casa di Zaccaria ed Elisabetta. Entrò là per recare la luce, la gioia, la grazia. S. Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, il Battista fu santificato, Zaccaria riacquistò la favella. Maria si comportò in tutto come l'Ancella del Signore.
La SS. Vergine mi ottenga la grazia di portare gioia, luce, grazia! Ed essere nelle Case il «ministrator». Tutti siamo Fratelli, tutti dobbiamo darci edificazione, pregare assieme, confortarci nel pensiero del premio; tutti rendere a Dio grazie e lodi, tutti assieme contemplare Gesù Maestro, Via e Verità e Vita, la Madre e Regina nostra, S. Paolo Apostolo.
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Esercizi spirituali (aprile 1949): in particolari circostanze di tempo e di luogo. I Padri Gesuiti portano ovunque il loro metodo; sempre il frutto è proporzionato alla preparazione spirituale di umiltà e di confidenza. Un incontro dell'uomo con Dio; del figlio prodigo con il Padre; un riordinamento ed orientamento della vita verso il Cielo; una stazione di rifornimento nel viaggio; una più sentita e vera sostituzione del «vivo ego» con il reale «vivit vero in me Christus», Via, Veritas et Vita. Fatti da un Paolino, sotto il manto di Maria. Una conversione. La vita è viaggio. Tutti camminano incessantemente; si arriva più o meno improvvisamente all'aereoporto
o stazione, ove si ha la sentenza finale sul modo tenuto nel viaggiare. Questo fissa i pensieri e le risoluzioni.
Gli Esercizi sono completi quando si guarda a Gesù Maestro: a tutto il Maestro: Via, Verità, e Vita. Lavoro di Dio e dell'anima – cooperatores – «donec formetur Christus in vobis». Cristo non è diviso; non Lo possiamo dividere: viviamo tutto il Cristo. Riusciamo così a passare giorni di ineffabili consolazioni e grazie.
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MAGGIO A MARIA. Mutare continenti, trovarsi su la terra, sul mare, nell'aria; incontrare nuove razze, altre civiltà, diverse lingue: ma sempre la stessa Madre, sempre cuori di figli, sempre la stessa divozione: quanto è consolante! Mille lingue, penne, accenti cantano Maria: speranza di tutti gli esuli figli di Eva, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Sempre con fiducia: «Prega per noi adesso e nell'ora della nostra morte».
A Maria tutto, da Maria tutto, con Maria tutto. Ella mostra a tutti il Suo Figlio in terra... Diciamo: «Mostraci, dopo questo esilio24, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno».
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MANILA! Capitale delle Isole Filippine (sono oltre 7000). Quasi 20.000.000 di abitanti di cui 1'80% Cattolici.
Regione di tante speranze per la Congregazione, in riguardo all'Oriente. Regione tanto provata dalla guerra.
Manila! Città di circa 1.000.000 di abitanti. Dove tanto i Nostri hanno lavorato, sofferto. Ed il campo presentava una bella messe, quando il flagello della guerra lo dissipò e distrusse tante cose. Ma furono salve le persone, salvi i meriti, salvo lo spirito, salva la buona volontà, in tutti. Lo mostrano le opere riprese con fede e sacrificio paolino.
Tutto porta l'impronta del Superiore D. Bernardo Borgogno. La Chiesa costruita è grande, devota, pastorale, ben funzionata. La casa nuova è accogliente; conveniente per una comunità religiosa. La popolazione apprezza l'opera dei Nostri, corrispondendo alle premure del Parroco D. Marco e dei suoi bravi Sacerdoti cooperatori. Funzioni solenni e devote.
Intanto l'animo è rivolto al reclutamento delle nuove vocazioni, al nostro apostolato, a costruire su le basi già poste, a realizzare i progetti, sviluppare le buone iniziative già prese. Se la Provvidenza ci darà un periodo di pace, si possono prevedere frutti copiosi e stabili. Il Divino Maestro ha tante cose da dire a queste anime. Egli che le acquistò col Suo prezioso Sangue!
Il buon lavoro fatto, i buoni risultati ottenuti,
le buone basi stabilite (nonostante le distruzioni subite), la generosità dei Nostri aprono il cuore alle più belle speranze. Abbiamo fiducia nella Regina Apostolorum e nell'Apostolo Paolo! «Qui coepit opus bonum, ipse perficiet, confirmabit solidabitque». Chi è destinato ad un ufficio, secondo spiega S. Bernardino da Siena, ha le grazie per compierlo santamente e con maggior merito per la vita eterna.
L'apostolato nostro tanto conviene in queste isole, ed ha pure larghe vie aperte. Dio solo è grande. I tempi maturano; essi sorpassano gli uomini. Gli uomini sono piccoli servitori di Dio, quando sono docili ed intendono le voci degli avvenimenti. Siamo gocce d'acqua nel gran fiume dell'umanità che scorre verso l'eternità.