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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
Circolare del Primo Maestro per le case in Italia.
Utilissimo che venga letta e praticata (tenendo conto delle circostanze) anche all’estero.
Il
numero dei Discepoli dovrebbe salire rapidamente oltre il numero dei Sacerdoti:
almeno tre volte di più. Ai Discepoli, infatti, sono in gran parte affidati
l’apostolato tecnico e divulgativo,
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sotto la guida e dipendenza del Sacerdote; e questi compiti esigono molti, bravi, intelligenti Discepoli. Si cerchino in età un po’ adulta, 13-14-15 anni. Si curino al massimo le vocazioni tardive tra i 15-23 anni; e per eccezione e con dispensa, un po’ più avanti. Ogni vocazionario nel 1950-51 vi si dedichi in modo specialissimo; pur avendo studenti che siano più scelti; anche se il numero di questi è minore.
1) Sono preparati due opuscoli-propaganda: uno a Roma e uno a Casa Madre. Si chiedano e si paghino le copie desiderate.
2) La rivista «Vita Pastorale» dà buon spazio al reclutamento dei Discepoli. Ma si usino pure gli altri periodici, nella forma conveniente.
3) Le vocazioni tardive si raccolgono in reparto proprio.
4) Buon lavoro per reclutamento si può e si deve fare dalle librerie e nella propaganda presso i Parroci. Più efficaci saranno i Sacerdoti nelle conoscenze dirette e azione spicciola.
5) I Discepoli cerchino i Discepoli! con lettere, conoscenze, relazioni; ciò che si può e si deve fare in ogni tempo dell’anno, sotto la direzione del Maestro. Aiuto simile possono darlo i Chierici, le Suore stesse.
6) I Superiori delle Case Maggiori avranno uno speciale incarico per le vocazioni.
7) Giova soprattutto la cura degli aspiranti, novizi, professi temporanei. Se essi hanno buona formazione, e si trovano contenti e fervorosi attireranno altri giovani a seguirli.
8) Escludere quelli che sono insufficienti nella pietà, intelligenza, salute, condotta, apostolato, socievolezza, sottomissione.
9) Si riconosce sempre più il bisogno di brevi corsi di Esercizi Spirituali, che si possono tenere ad Albano, Alba, Balsamo, Modena, nel Veneto ecc. specialmente nel periodo delle vacanze degli studenti, per giovani in cui si spera vocazione.
10) È pronto un cortometraggio che mostra la vita e l’apostolato del Discepolo nella Pia Soc. S. Paolo.
Su questo argomento si scrissero i medesimi pensieri ed indirizzo più volte, da 15 anni.
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Per la costante elevazione dei nostri carissimi Discepoli:
1) – In ogni Casa: abbiano un Maestro molto intelligente, pio e di vero spirito paolino.
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2) – Si tengano le scuole e facciano studio ogni giorno seguendo come base i programmi adottati per Casa Madre e Roma. Divisi razionalmente gli aspiranti, i Novizi, i Professi temporanei. La scuola di religione, di tecnica (su la stampa, la radio, il cinema, ecc.), la cultura varia, la sociologia abbiano buon posto.
3) – In modo speciale si spieghi il libro «Apostolato delle edizioni - Alberione»; che in buona parte può servire anche come lettura spirituale; ed è di nuovo in ristampa.
4) – Si eseguisca l’articolo 437: facendo le adunanze in ogni casa, spesso; perché il Superiore: «possit ex singulorum experientia et consilio deducere quae sive in domo sive in operibus ordinanda sint perfectius...»; prendendo a parte, o insieme ai Sacerdoti, i Discepoli.
5) – Su questi punti di fondamentale importanza e di gravi conseguenze, come pure su il reclutamento delle vocazioni dei Discepoli, tutti possono scrivere al Superiore Generale in busta chiusa e ricevere risposte non soggette a controllo.
Un’istruzione necessaria, secondo la lettera e lo spirito delle Costituzioni, per i Discepoli, è questa: che essi siano in grado di cooperare e condividere coscientemente l’apostolato edizioni con il Sacerdote.
Il Discepolo sappia perché compone, stampa, diffonde quel determinato libro o periodico: che frutto può portare, quale presentazione è più conveniente, come esporlo e diffonderlo. Sia non una macchina, ma una persona; non un esecutore servile, ma un intelligente cooperatore; non un servitore, ma compia il suo ufficio con amore, dedizione, soddisfazione. Come promoverebbe le biblioteche se neppure le conosce? come zelerebbe le vocazioni se non sa distinguere i segni? come propagherebbe le giornate del Vangelo se non ha un interno fuoco?
Chi più sa, più può fare. Temere l’ignoranza tra i nostri; poiché si tratta di Istituto docente.
Istruire, eccitare, guidare, correggere, sostenere... ecco la via per sviluppare la personalità e lo spirito di iniziativa; e nello stesso tempo procurare l’unità nell’obbedienza e la collaborazione in carità gioiosa.