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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
L’APOSTOLATO DELLE EDIZIONI
nella relazione tenuta dal Primo Maestro al congresso
dei Religiosi i l6 - XII - 1950
premessa
L'apostolato è il fiore di una vera carità verso Dio e verso le anime; è frutto di vita intensa, interiore. Suppone un cuore acceso, che non può contenere e comprimere l'interno fuoco: perciò si espande ed esplica in tutte le forme che sono conformi alla Chiesa.
Così come Gesù Cristo: «Abbiamo il Pontefice e l'apostolo Cristo Gesù».
L'insegnamento del Papa
V'è un apostolato ordinario ed un apostolato straordinario.
Per seguire la via sicura nel trattare l'apostolato straordinario delle edizioni, ricordiamo l'insegnamento del Vicario di Gesù Cristo. Egli nell'«Esortazione» rivolta al Clero su «la santità della vita sacerdotale», da una parte stabilisce le basi dell'apostolato che nel programma del presente congresso è qualificato come straordinario; e dall'altra invita a coraggiosamente entrarvi. Però Egli fissa certe barriere e norme, onde riesca santamente utile a chi lo fa ed a chi è indirizzato.
Dice infatti «il Pastor della Chiesa che vi guida»:
«Nella vita moderna, si verificano alcune situazioni e si presentano in modo nuovo alcune questioni che richiedono più diligente studio e più attente cure... Intendiamo esortare perciò tutti i Sacerdoti... affinché provvedano con ogni sollecitudine a promuovere tutto quanto è necessario ai nostri tempi e correggere quanto si allontani dalla giusta via».
«Si va diffondendo in modo sempre più grave e preoccupante un certo spirito di novità. Questa non è mai in se stessa criterio di verità e può essere lodevole soltanto quando conferma la verità e porta alla rettitudine ed alla virtù.
L'epoca in cui viviamo soffre di un grande smarrimento in ogni campo».
Poi il Santo Padre fissa la via giusta e, rivolgendosi ai Vescovi, aggiunge: «Richiamiamo vivamente la vostra vigilanza, sicuri che voi, tra la bramosia del nuovo e l'esagerato attaccamento al passato, userete quella prudenza che è sempre saggia e vigilante, anche quando tenta vie nuove di attività e di lotta per il trionfo della verità. Siamo ben lontani dal ritenere che l'apostolato non debba adeguarsi alla realtà della vita moderna o che non si debbano promuovere iniziative adatte ai bisogni del nostro tempo. Ma, poiché tutto l'apostolato che svolge la Chiesa è essenzialmente gerarchico, non si introducano nuove forme se non con il beneplacito dell'Ordinario. Gli Ordinari di una stessa regione o di una stessa nazione procurino in questa materia di stabilire fra loro un'intesa allo scopo di provvedere alle necessità delle loro località e per studiare i mezzi più idonei all'apostolato religioso».
Ed il Papa, massimo superiore dei religiosi, ha parlato, e chiaramente, anche per noi con atti solenni, con discorsi, con fatti a tutti noti. Se non l'assecondassimo, secondo le possibilità e la natura dei singoli istituti, non saremmo figli docili.
La Santa Sede per le opere di interesse generale dispone dell'esercito dei religiosi. Qui è il gran pensiero; un esercito sempre più numeroso, sempre più spiritualmente e scientificamente addestrato, sempre più stretto attorno al Vicario di Gesù Cristo, sempre più pronto ad ogni cenno, sempre più tenace nelle opere affidate nei fini particolari di ogni istituto... Si consuma bene la vita quando così si serve la Chiesa, il Papa, Gesù Cristo autore, conforto, modello e premio dei religiosi. Ad affermare tutto il nostro affetto, sottomissione e dedizione al Papa: siamo del Papa per essere di Gesù Cristo, di Dio.
Apostolati ordinari e apostolati straordinari.
«Simili al padre di famiglia che cava fuori dal suo tesoro cose nuove e vecchie» (Matt. XIII, 52).
Utilizzare tutti i mezzi: ed ecco in Vaticano la tipografia, la libreria, la radio, il telefono, il
telegrafo, la televisione; ecco istituita la commissione per la cinematografia didattica e religiosa. Seguire la Santa Sede.
Principii
1) Il progredire dei tempi e degli studi porta nuove scoperte e nuovi mezzi per la elevazione del tenore della vita sia sotto l'aspetto materiale che morale. Questi mezzi ed invenzioni possono servire al bene od al male.
2) È grave compito nel campo delle scienze e della tecnica, tutto utilizzare al servizio di Dio, della Chiesa e delle anime: e in quanto è possibile per un migliorato tenore di vita. Impedire che tutto sia come monopolizzato per la lotta contro la Chiesa, sia pure sotto pretesto di vantaggio materiale.
3) Tra questi mezzi sono la stampa, la cinematografia, la radio, la televisione. Essi devono usarsi come scrisse Leone XIII parlando della stampa «ut ars, quae potest plurimum ad perniciem, eadem ad hominum salutem et beneficium trasferatur; atque inde remedia suppetant unde mala venena quaeruntur».
Stampa, cinema, radio, televisione abbracciano tutta la vita: individuale, familiare, sociale; intellettuale, morale, artistica; economica, politica, internazionale.
Una similitudine appropriata quanto espressiva: Ciascuno di questi quattro grandi mezzi di diffusione del pensiero si può paragonare ad una immensa massa d'acqua ad alto livello la quale se viene contenuta da poderose dighe e distribuita sapientemente, parte nei canali per la irrigazione e parte nelle macchine per la produzione di elettricità, può spandere la prosperità e la ricchezza nelle campagne e nelle città e portare l'abbondanza in una intera regione od anche nazione. Se invece precipita senza ritegno per improvvisa alluvione o rottura delle dighe diventa la rovina delle regioni sottostanti. Così è della stampa, cinema, radio, televisione. Ognuna basta a produrre immensi vantaggi od immensi danni.
Operano potentemente su masse; possono gravemente scuotere o grandemente rafforzare i quattro cardini della umana convivenza: la famiglia, l'ordine sociale, l'ordine religioso, l'ordine umano-morale.
Basta leggere i documenti pontifici da Pio IX a Pio XII per convincersi.
L'uomo vuol sapere! Desiderio santo in quanto immesso da Dio in noi; e questi mezzi sono oggi i più potenti nel comunicare il pensiero. Ma sempre si può insinuare la suggestione diabolica: «Sarete simili a Dio, conoscitori del bene e del male».