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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
I. - L'Apostolato della stampa
Abbiamo nella Chiesa l'ordinario insegnamento orale e l'insegnamento scritto, nella Bibbia e nella Tradizione. Così abbiamo la predicazione della parola di Dio a voce e la predicazione stampata.
La stampa come apostolato ha per oggetto, la fede, la morale, il culto; pur in una visione molto larga. La sua ispirazione è nella dottrina della Chiesa; le fonti remote sono la Scrittura e la Tradizione. Si dirige ad ogni uomo, fedele ed infedele; agli stessi analfabeti per mezzo delle figure.
Essa ha per ministro ordinario il Sacerdote; e per ministro straordinario ogni cattolico capace di maneggiare bene la penna.
La stampa, in generale, ha un potere immenso. E non sono tanto i grandi eretici e fondatori di falsi sistemi da temersi; quanto piuttosto i divulgatori, che per mezzo di riviste, giornali, opuscoli, romanzi sconvolgono le menti ed i cuori.
Fu scritto: «La stampa buona o cattiva, bugiarda o veridica, corruttrice o virtuosa che sia, in una nazione libera, è onnipotente. Crea l'opinione pubblica, i costumi; se buona fortifica la famiglia e la scuola; se cattiva le distrugge; essa abbatte o edifica i governi, ha il diritto della pace e della guerra».
Pio XI, dopo aver rilevata l'onnipotenza della stampa, diceva: «Questa espressione neanche basta ad esprimere la realtà... Grazie alla organizzazione ed a questo mezzo di diffusione è veramente la onnipotenza che si moltiplica al di fuori di ogni misura».
La sua forza dipende dal parlare a molte persone (a Tokyo un quotidiano ha 5 milioni di copie); e dal fatto che è parola stampata.