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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
PARTICOLARITÀ
I paramenti sacri siano confezionati secondo l'uso romano. L'Enciclica pontificia sopra la liturgia dice espressamente di guardarsi dallo spirito di innovazione e dall'assecondare troppo facilmente usi particolari.
Ciò vale anche per la costruzione delle chiese (e dell'arte sacra in generale), a riguardo delle quali è uscita una speciale istruzione del Santo Ufficio.
Nelle nuove chiese nostre e nel funzionamento delle piccole cappelle, interne od esterne, assicuriamo con pietà il decoro, il buon gusto artistico, l'osservanza delle leggi liturgiche, sempre nella maniera possibile.
Un punto particolare che serve come spiegazione: Spesso vi è da amministrare la comunione agli infermi, gravi o comuni: per esempio, il primo venerdì; è bene che in un caso di morale, usando della teologia e del rituale, si chiariscano la dottrina e la pratica, e da tutti i Sacerdoti si operi uniformemente.
Nelle Costituzioni è detto che l'apostolato deve dare la dottrina dogmatica morale e liturgica (articoli 224 e 225): cioè fede, morale e culto.
In riguardo ai Discepoli in particolare, l'articolo 213 dice: «Per quanto riguarda l'istruzione, non solo bisogna insegnare ad essi la dottrina cristiana e le nozioni almeno elementari delle altre materie sacre, specialmente la sacra liturgia ed il canto ecclesiastico, in quel modo e grado che, a giudizio dei Superiori, possa essere loro utile; ma in modo particolare occorre istruirli in ciò che è necessario per un efficace esercizio dell'apostolato, soprattutto nell'arte tecnica e nella propaganda».
SAC. ALBERIONE