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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
IL MAESTRO ED I MAESTRI
Il Figlio di Dio è la
luce personale di Dio: Lumen de Lumine,
splendore della gloria del Padre. Egli umanizzandosi «divenne la luce personale
di Dio agli uomini, perché disceso dal cielo per gli uomini, è tutto luce per
loro nelle opere e nelle parole. L'incarnazione, la nascita, la vita privata e
pubblica, la Passione, la Morte, la Risurrezione, l'Ascensione, la fondazione
della Chiesa, i sacramenti, la gloria alla destra
del Padre sono sempre rivelazione di luce, sono opere di sapienza e di grazia che rivelano le più intime meraviglie delle sue perfezioni e dell'anima che vive in Lui. Così le sue opere come le sue parole tracciano la via che conduce al cielo».
Ora il Paolino si fa riflettore di questa luce che riceve e proietta sopra le moltitudini, in quei settori che ne hanno maggior bisogno o sono disposti a ricevere luce: «lux in tenebris lucet», ma spesso «tenebrae eam non comprehenderunt».
Riflettori ma umani, poiché con coscienza riceviamo la luce; con coscienza la lasciamo penetrare in noi; con coscienza la trasmettiamo. «Ego sum lux mundi», «Vos estis lux mundi».