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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
ELOGIO DELLA SAPIENZA
«... Io desiderai la
prudenza e mi fu concessa. Invocai lo spirito di sapienza, e venne in me.
E l'ho preferita agli scettri ed ai troni,
E le ricchezze le stimai un niente in paragone di lei.
Non ho paragonate con lei le pietre preziose,
Perchè tutto l'oro in paragone di lei è un po' di sabbia,
E l'argento dinanzi a lei dovrà essere stimato come fango.
L'amai più della
sanità e della bellezza,
Mi proposi di averla per mia luce,
Perchè è inestinguibile il suo splendore.
Insieme con essa mi
venne ogni bene,
Ed infinite ricchezze dalle sue mani.
Io godei di tanti
beni perchè questa sapienza mi precedeva,
Ed io non lo sapevo che di tutti questi beni era lei la madre.
E non ne tengo
nascoste le ricchezze;
Senza finzioni la imparai, senza invidia la comunico,
Perché essa è un tesoro infinito per gli uomini,
E chi ne usa si unisce in amicizia con Dio,
Raccomandandosi per dati disciplinari.
(Sapienza, VII, 7-14)