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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
PRINCIPII
1) Gesù Cristo è Maestro Divino e l'unico Maestro; in primo luogo perché è la stessa verità, l'essenziale ed eterna verità: «Ego sum veritas»; è il Verbo che il Padre genera in eterno. Poi perché è via e vita. In Cristo la persona umana ha il massimo e soprannaturale sviluppo.
2) La vita cristiana è ordinata alla visione di Dio in cielo: nella visione l'amore, il gaudio. Con la fede si merita la visione; credere per vedere. «Sine fide impossibile est placere Deo». Chi non crede si condanna da sé.
3) La persona umana ha la sua nobiltà specialmente per la sua intelligenza; per cui è immagine e somiglianza di Dio. L'ossequio principale a Dio si fa piegando la mente: «con le ginocchia della mente inchine»; e facendone un saggio uso per conoscere Dio e le cose di servizio di Dio.
4) I meriti maggiori ed i peccati più gravi si operano nella mente; mai, almeno, senza la mente. Qui è il primo amore: «conoscere e credere». Qui il primo odio: «impugnar la verità conosciuta».
5) La prima virtù è esercitata dalla mente: «la fede»; i primi quattro doni dello Spirito Santo sono diretti alla mente: sapienza, intelletto, scienza, consiglio. Dalla fede, come dal seme, si svolgono le altre virtù; la fede è «radix totius iustificationis».
6) Dai pensieri vengono le parole, i sentimenti, le azioni; è la mente che guida, come il pilota conduce l'aereo, come l'autista guida l'automobile.
7) L'apostolo delle
edizioni deve comunicare la verità che salva; è il continuatore del Maestro
Divino: «Come il Padre ha mandato me, così io mando voi». «Io sono la luce del mondo». «Voi siete la luce del mondo».