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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
MEMORIA ED IMMAGINATIVA
Viviamo l'istante fuggevole; tra un passato che si è dileguato ed un futuro avvolto nelle tenebre. L'uomo deve guardare dietro ed innanzi a sé. Dal passato le esperienze, le lezioni, gli ammonimenti più utili; le ansiose anticipazioni del futuro, accompagnate da un sano ottimismo, debbono attirare più in alto. Ecco la memoria che raccoglie tesori dal passato; ecco l'immaginazione che prepara il futuro e rende quasi palpabili e reali le cose dell'avvenire. La torcia dell'immaginazione illumina il cammino che però farai a passo risoluto ed occhio fermo.
Ma queste due grandi
forze, doni di Dio, possono diventare rilassatezza, ristagno,
sconfitta, tormenta. La storia del passato può essere un ricordo di sogni sbiaditi e forme spettrali di inquietudine e rimpianti: per indebolire e gettare nel pessimismo, anche disperato!
L'immaginativa ha creato invenzioni, preparato gli eroi, date le ali per i più grandi voli ed ascensioni dei Santi. Ma può diventare sorgente di piaceri oziosi, di egoismi, di sogni pazzi; e forgiare una vita irreale, vuota, per cui, come sotto l'azione di un narcotico, l'uomo si contenta di consumare l'esistenza in sogni.
L'ideale cristiano è positivo, non negativo. Si affoghi il male in un mare di bene.
La disciplina mentale raccoglierà queste due forze per farle entrare nell`unità, in giusto ed illuminato equilibrio. Ciò è solo possibile nella pienezza del cristianesimo; e, meglio ancora, della vita religiosa.
Mente, cuore e volontà uniti, con radici affondate nel passato, con la immaginativa che rende il futuro paradiso più reale che la nostra stessa esistenza... Allora? L'azione della volontà sarà vigorosa, l'anima si affretterà verso il premio dell'alta vocazione in Cristo Gesù. L'uomo è ciò che pensa.