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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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Anno dedicato al Divin Maestro

 

          Si riporta la circolare inviata, a suo tempo, ai Superiori, perché ogni Professo ne abbia una copia; e perché in qualche nazione non è pervenuta.

          Consideriamo Maria Regina degli Apostoli e di ogni apostolato. Ragione fondamentale: Ella è la madre dell’Apostolo Gesù Cristo; secondo San Paolo: «Habemus Pontificem et Apostolum nostrum Christum Jesum».

          Maria compie il suo apostolato donando al mondo il Figlio, Maestro Divino, Ostia di propiziazione, Sacerdote sommo ed eterno; Gesù Cristo che è Via, Verità e Vita.

          Nell’anno mariano, tra le braccia di questa Madre, abbiamo contemplato Gesù, che Ella ci ha presentato; come l’aveva presentato ai Pastori, ai Magi, ai Sacerdoti nel tempio.

          Ecco quindi che è venuta la proposta dalla Famiglia Paolina:

          Dedichiamo un anno a Gesù Divino Maestro.

          Tutti accogliamo volentieri l’invito, specialmente dopo letto l’articolo di D. Roatta che è stato pubblicato sul libro «Mi protendo in avanti»; articolo che, secondo le richieste avute, si stampa a parte in formato più maneggevole per usarlo in Chiesa.

                   Il Maestro Divino è:

          la Verità che dobbiamo conoscere e credere;

          la Via che dobbiamo tenere per andare a Dio;

          la Vita che dobbiamo vivere, per essere in eterno felici (Imit. di Cristo, cap. III, 56).

          È bene che l’anno consacrato al Divin Maestro sia incominciato in forma solenne il giorno dell’Epifania 1955 per concludersi all’Epifania del 1956. La Chiesa commemora in tale giorno specialmente la manifestazione di Gesù ai Magi; e nella Liturgia, in due antifone, anche il Battesimo di Gesù, dopo il quale il Padre manifestò il Figlio suo diletto; e quando Gesù stesso si manifestò Messia-Dio, alle nozze di Cana: «Manifestavit gloriam suam, et crediderunt in eum discipuli eius».

          Fini: Conoscere sempre meglio il Divin Maestro; imitarlo più perfettamente; pregarlo con maggior raccoglimento; e farlo conoscere, imitare, pregare più abbondantemente anche dagli altri. Tutto per avere un premio più grande in cielo.

 




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