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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
ANNO A GESÙ MAESTRO
Nell’anno dedicato a Gesù Maestro sarà molto opportuno celebrare in ogni casa la festa dei Maestri, secondo il pensiero e l’iniziativa presa da Casa Madre e dal vocazionario di Roma. Fini da proporsi:
1) Conoscere, amare, pregare, zelare sempre meglio Gesù Maestro Divino; entrare sempre meglio nella devozione alla Chiesa Maestra ed al Papa; passando attraverso alla devozione a Maria Madre, Maestra e Regina. Vangelo-Eucarestia-Chiesa. Considerare i Maestri come rappresentanti del Maestro Divino che è Via, Verità, Vita.
2) Impiegare un giorno per considerare il bene che compiono i nostri buoni Maestri nella formazione spirituale, intellettuale, apostolica, umana degli aspiranti: specialmente il Maestro di ogni casa.
3) Crescere nella riconoscenza e docile corrispondenza alle fatiche da essi sostenute e mettersi tutti nelle loro mani per lasciarsi plasmare come molle cera o creta nelle mani dell’Operaio Evangelico.
4) Preghiere, esami di coscienza, propositi, adorazioni al Divin Maestro per queste grazie così necessarie in ogni vocazionario ed in ogni casa.
In pratica:
a) Tale giornata è da fissarsi quando i membri sono tutti presenti in casa, per es., a principio e fine dell’anno scolastico, in principio di quaresima, o epoca simile.
b) Preparazione conveniente.
c) Meditazione, istruzione, messa ed esposizione solenni e adorazione del SS. Sacramento.
d) Speciali canti, accademia o trattenimenti simili, altre invenzioni da render santamente lieta e pia la giornata.
Gli argomenti delle meditazioni ed istruzioni possono essere tratti dal libro «Gesù Maestro» di D. Roatta; oppure dagli ultimi numeri del «San Paolo»; o dal libro del Can. Chiesa «Gesù Cristo Maestro»; o simili.
Pensieri:
Gesù Cristo è Maestro unico, Divino, Perfettissimo perché insegna come Verità; è mediatore e ci precede con l’esempio come Via; ci offre la grazia a seguirlo come Vita.
Gesù Cristo continua a vivere ed a compiere i medesimi uffici nella Chiesa, suo Corpo Mistico.
1° – Gesù Cristo è il primo e principale Maestro, essendo la Verità, e inviato dal Padre per ammaestrare nella verità, per rivelare il Padre, la sua dottrina, il regno di Dio; «Ego sum veritas» (Io. 14,16); «Haec est vita aeterna ut cognoscant te et quem misisti, Jesum Christum» (Io. 17,3); «Nemo novit Patrem nisi Filius et cui voluerit Filius revelare» (Mt. 11,27); «Quem enim misit Deus, verba Dei loquitur» (Io. 3,34).
2.o – Gesù è perfetto Maestro perché ci ammaestrò con l’esempio, ci istruì con la parola, e ci offre la grazia per seguirlo. «Ego sum Via, Veritas et Vita» (Io. 14,16[6]); «Unus est Magister vester Christus» (Mt. 23,8); «Vos vocatis me Magister et Domine: et bene dicitis: sum etenim» (Io. 13,13).
3.o – Gesù Cristo vive ed insegna nella Chiesa, Maestra di fede, di santità, di preghiera.
4.o – I mali presenti hanno origine nei falsi princìpi di dottrine religiose (scuole, eresie, movimento di pensiero, partiti, filosofie, ecc.) avverse a Gesù Cristo: occorre esaltare l’unico Maestro ed invitare tutti gli uomini alla sua scuola.
5.o – Il mondo deve farsi discepolo della Chiesa per essere discepolo di Gesù Cristo; aderendo al Papa con la mente, la volontà, il cuore.
6.o – Siamo salvati per l’unico Mediatore: Gesù Cristo (Conc. Tr. sess.
V, c. 111; [1]Tim. 11[2],15). Egli
è il Mediatore specialmente per i tre uffici: di Maestro, di Re, di Sacerdote.
Sono già state esaltate le qualità di Sacerdote con la Messa «Christi summi
et aeterni Sacerdotis»; di Re con la festa di Cristo Re; è utile che venga ora esaltata anche la qualità di Maestro.
7.o – La celebrazione in onore di Gesù Cristo Divino Maestro, nel campo pratico e pastorale, potrebbe prefiggersi diversi scopi, per es., dare un senso sempre più sacro ed autorevole alla predicazione ed all’insegnamento del catechismo; all’educazione, alla formazione, all’insegnamento nelle scuole, nei collegi, negli Istituti religiosi
e nei seminari; all’apostolato coi mezzi moderni: stampa, cinema, radio, televisione; ai sistemi e dottrine sociali, ecc.
8.o – Nella Famiglia Paolina pietà, studio, apostolato, educazione, povertà, vita religiosa ed umana hanno un Divino Innesto, Gesù Cristo: che deve in tutto vivere ed operare perché la nostra persona umana produca i frutti della Persona Divina in noi e nel nostro apostolato.
Sac. G. ALBERIONE
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