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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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La Comunione

 

          «Mens impletur gratia». La Comunione sia completa: unione di corpo e unione di cuore, unione di volontà, unione di mente: «Pensare


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come Gesù, ragionamenti ispirati alla fede, giudizi secondo la mente divina, sia naturali che soprannaturali». «Mentes nostras et corpora nostra possideat, Domine, doni caelestis operatio».

          La fede è unificante e trasformante. Ci unisce a Dio, verità infinita, facendoci entrare in comunione col pensiero divino; conoscere Dio come Egli si è rivelato nella creazione e nell'incarnazione del Figlio. «Per la fede la luce di Dio diventa luce nostra, la sapienza di Dio sapienza nostra; la scienza di Dio scienza nostra; la mente di Dio mente nostra; la vita di Dio vita nostra» (Gay).

          Vi è una verginità di mente e di fede! Si custodisce come la purezza dei sensi.

          Non una Comunione soltanto di corpo o soltanto di cuore o soltanto di volontà, ma in primo luogo di mente; unirci con la più nobile nostra facoltà alla mente di Gesù; per avere con lui una sola mentalità. «È l'essere superiore che si assimila l'inferiore». «Reple tuo nos lumine (Domine)», secondo la Liturgia.

          La prima parte della Redenzione operata da Gesù Cristo riguarda la mente: predicò il suo Vangelo. Questa redenzione si applica ad ognuno che detestando ogni falsità diviene simile a Gesù Cristo nella mentalità. Questo è frutto della nostra comunicazione con Lui. Nella Comunione Gesù sana anche le malattie della mente: «Exurgat et mens sobria...», per vincere l'ignoranza, l'irriflessione, la dimenticanza, l'ottusità, la superstizione, il pregiudizio, ecc. Gesù penserà in noi: «vivit vero in me Christus». Ora la vita intellettuale è la prima e più necessaria.

          Gli atti di preparazione e ringraziamento sono: 1) Adorare Gesù, Verità, Via e Vita, presente sopra l'altare; quindi l'atto di fede ed accettazione del Vangelo e della dottrina della Chiesa, con la condanna di ogni dottrina contraria; 2) Detestare ogni pensiero ed atto contro la fede, le virtù cristiane e religiose, emettendo pure i propositi di imitare Gesù Cristo; 3) Fiducia e speranza di ottenere un amore più vivo a Gesù Cristo, al Vangelo, alla Chiesa; speranza di ottenere il vero zelo per la gloria di Dio e per le anime.

          Quando si eccitasse solo in noi l'amore, o la imitazione di Gesù Cristo, la nostra Comunione non sarebbe integrale: perciò minori frutti si ricaverebbero.

          Inculcare la Comunione integrale: perché come prega la Chiesa «prosit ad tutamentum mentis et corporis».

 




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