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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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ANNO A GESÙ MAESTRO

 


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          Gesù Maestro, santificate la mia mente ed accrescete la mia fede.

          Gesù, docente nella Chiesa, attirate tutti alla sua scuola.

          Gesù Maestro, liberatemi dall'errore, dai pensieri vani e dalle tenebre eterne.

          O Gesù, via tra il Padre e noi, tutto offro e tutto attendo da voi.

          O Gesù, via di santità, fatemi vostro fedele imitatore.

          O Gesù via, rendetemi perfetto come il Padre che è nei cieli.

          O Gesù vita, vivete in me, perché io viva in voi.

          O Gesù vita, non permettete che io mi separi da voi.

          O Gesù vita, fatemi vivere in eterno il gaudio del vostro amore.

          O Gesù verità, che io sia luce del mondo.

          O Gesù via, che io sia esempio e forma per le anime.

          O Gesù vita, che la mia presenza ovunque porti grazia e consolazione.

* * *

          Mercoledì 8 Giugno 1955, vigilia del Corpus Domini, in Roma nell`aula magna del Tribunale del Vicariato si è aperto il processo informativo sulle virtù e sulla fama di santità del servo di Dio D. Timoteo Giaccardo.

          Presiedeva S. E. Mons. Luigi Traglia, Vice Gerente, ed assistevano come Giudici, secondo i vari turni, Mons. Marcello Magliocchetti, Officiale del Vicariato ed i Monsignori Santini, Strojny, Grego, Chiesabini, Sacchetti.

          Il giorno 20 Giugno, festa della Consolata, si è iniziata l’audizione dei testi.

* * *

          Quando il Chierico Giuseppe Giaccardo entrò a «San Paolo», si volle che venisse designato e chiamato con l'appellativo di Maestro. Questo continuò per tutta la sua vita, anche quando era


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          Sacerdote, insegnante, economo, superiore di una casa, primo Vicario: ed è ancora l'appellativo che per lo più si premette al suo nome, allorché se ne parla nella Famiglia Paolina. Si mirava a questo: che ognuno dal nome di Maestro dato al Sacerdote ricordi il Maestro Divino, con due frutti: cioè che ogni sacerdote, e specialmente se guida una casa, un reparto, un ufficio, si consideri più facilmente una copia di Gesù Maestro e sia realmente un facente funzione di Lui, «alter Magister», cioè per i Suoi e per l'apostolato, sia secondo la sua missione «Via, Verità e Vita». Il titolo di superiore tra di noi è meno proprio.

          Inoltre: che ogni alunno e membro dell'Istituto consideri e guardi a lui, come gli Apostoli al Divin Maestro.

          Gesù fu Maestro della prima comunità cristiana o Collegio apostolico; vero formatore alla santità ed all'apostolato dei Suoi.

          Non una posizione di sola autorità, ma, al dire di S. Paolo, «ut formam daremus vobis» (II Tessal., 3, 9) mostrandosi e dando la verità, la via e la vita, Gesù Cristo; e consacrandosi a crescere i Suoi nella sapienza, nella grazia, nella virtù, nell'apostolato, in tutta la personalità.

          Esaltare il Maestro Giaccardo è ricordare la spiritualità paolina, il Maestro Divino e i fondamentali articoli delle Costituzioni.

          E già sono sensibili i frutti, sia per l'anno dedicato a Gesù Maestro, sia per la gioia suscitata con l'inizio del processo informativo.

 




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