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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
Meditazioni ed istruzioni
Per rinnovare ed elevare l'uomo gli Esercizi si compongono di tre parti: la prima destinata a togliere l'errore o l'ignoranza con la meditazione delle verità rivelate; la seconda destinata a togliere le cattive abitudini con la meditazione degli esempi ed insegnamenti divini; la terza destinata a togliere il peccato e gli attaccamenti umani con l'orazione nel senso più largo e la meditazione sui mezzi di grazia. Avremo così innanzi a noi rappresentato il quadro della religione nelle sue linee fondamentali: dogma, morale e culto, e si farà la strada stabilita da Dio per arrivare a Lui, strada che è il Maestro Divino, Verità, Via e Vita.
a) Dogma (verità)
«Credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del Cielo e della terra». Vivo; ma tutto è di Dio; per arrivare a Dio; ricchezze di mezzi naturali e soprannaturali.
«Ed in Gesù Cristo Suo unico Figliuolo Nostro Signore». Il Padre manda a noi il Figlio Suo come Maestro esemplare, vittima di riparazione.
«Il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto». È Maestro unico, unico Mediatore, unico Sacerdote.
«Discese all'inferno, il terzo giorno risuscitò da morte». La risurrezione di Gesù Cristo, la nostra risurrezione finale, la nostra risurrezione spirituale.
«Salì al Cielo, ove siede alla destra di Dio Padre». La vita è lotta individuale e sociale, per il merito, la corona di giustizia.
«Di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti». I vivi sono tralci uniti di mente, di cuore, di opere con Gesù Cristo; i morti sono staccati da Gesù Cristo con la mente, o il cuore, o la volontà. Giudizio: separazione, manifestazione, sentenza.
«Credo nello Spirito Santo». L'azione dello Spirito Santo nell'anima: virtù infuse, i doni, i frutti, le beatitudini.
«La Santa Chiesa Cattolica, la Comunione dei Santi». La Chiesa, Corpo Mistico di Gesù Cristo è via, verità e vita, poiché regge, insegna, santifica gli uomini.
«La remissione dei peccati». Nella Chiesa la redenzione, dall'errore, dal vizio, dal peccato; condizioni e frutti.
«La resurrezione della carne». La morte è separazione, la risurrezione è riunione dell'anima col corpo; il premio o il castigo di tutto l'essere umano; effetti eterni della vita passeggera, che è prova di fede, di amore e di fedeltà.
«La vita eterna. Amen». Paradiso come visione, possesso, gaudio in Dio. Ordinarci e prepararci al Cielo con la fede, la grazia, la santità interiore ed esteriore.
b) Morale (via)
Vivere il Cristo come cristiani, religiosi, apostoli, Sacerdoti.
Atti umani e loro responsabilità.
La coscienza.
I Comandamenti.
I doveri sociali (famiglia, Chiesa, società civile).
I Consigli.
Il Papa come maestro di fede, di morale, di preghiera.
La volontà di Dio.
Difficoltà: demonio, mondo, carne.
Virtù e vizio.
Il mio passato, presente, futuro (programma).
L’apostolato od i doveri di stato.
c) Culto (vita)
La grazia santificante e la grazia attuale.
Vangelo.
Eucaristia: Visita, Messa, Comunione.
Liturgia.
Divozione a Gesù Maestro.
Divozione a Maria Regina Apostolorum.
Divozione a San Paolo.
Vita progressiva mediante la purificazione e la ascesa nella conoscenza, l'amore, l'unione con Gesù Cristo.
Ascetica e mistica.
Il merito.
Preghiera in generale.
Le pratiche paoline di pietà quotidiane, settimanali, mensili, annuali.
Questi argomenti vengono suggeriti come indirizzo. Vi sarà da togliere, aggiungere, sostituire, notando che vi sono Esercizi Spirituali di tre e fino a trenta giorni. Sono indicati come quelli che nell'insieme, sostanzialmente, rispondono alla piena devozione a Gesù Maestro, ed al maggior profitto degli Esercitanti.
Avvertenza. Per i religiosi professi, normalmente, più sono avanzati nella vita religiosa più si deve mettere l'accento sull’esercizio di unione, per cui la terza parte più che presentata sotto forma di istruzione o meditazione volitiva sugli argomenti proposti, dovrebbe prendere la forma di contemplazione attiva dei misteri che vi si riferiscono, così da parteciparvi colla mente, col cuore, colla volontà, con i cinque sensi esterni e i sensi interni. In tal modo l'anima si dispone a ricevere anche la contemplazione infusa, perché va ricordato quanto scrivono autori di Teologia mistica, che, cioè, tutti i fedeli, ed a maggior ragione le anime consacrate, hanno diritto di chiedere a Dio il dono mistico della contemplazione infusa (non dei fenomeni straordinari, che Dio concede o non concede secondo i suoi disegni) e perciò pochi li ricevono appunto: non sanno di poterli chiedere e non vi si dispongono, come lo svolgimento normale della vita religiosa li dovrebbe viceversa preparare.