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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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La prima domenica del mese

consacrata al Divino Maestro

 

             In principio d’anno sarà celebrata in forma solenne e con la consacrazione dell’apostolato. Nei mesi seguenti sarà celebrata con l’adorazione predicata, omessa la consacrazione; seguendo il nostro modo di far la visita al SS. Sacramento.

 

          I

          a) in adorazione al Verbo Divino fattosi uomo: «Verbum caro factum est»;

          b) in riparazione dei peccati contro di Lui: con o per la stampa, cinema, radio, televisione. «Prius pro suis delictis, deinde pro populi»;

          c) in ringraziamento della vocazione a cooperare alla predicazione Sua e della Chiesa con i mezzi più celeri ed efficaci;

          d) in supplica e consacrazione dello studio e dell’apostolato di redazione, tecnica e propaganda.

 

          II

          a) Prepararsi alla prima domenica con miglior confessione, ritiro, sabato santificato.

          b) Tutta la domenica in letizia, pietà e riparazione.

          c) Dalla seconda Messa di comunità all’ora vespertina di Visita, si farà adorazione solenne, succedendosi i turni.

          d) Consacrazione dei periodici, libri, pellicole, radio, televisione, a Gesù Maestro; apostolato di redazione, tecnica e propaganda. Innanzi all’altare: Vangelo, penna, collane di libri, qualche manoscritto, pellicola «Il Figlio dell’uomo», o «Mater Dei», fiori ecc.

 

          III

          La vocazione nostra è descritta nei primi due articoli delle Costituzioni: vita religiosa, riparazione, predicazione. La formazione dei Nostri fatta con vivo colore paolino: riparazione dei mali e cooperazione positiva nella divulgazione della parola di Dio con i mezzi più efficaci e celeri; non educazione incolore o comune. «Ego sum lux mundi», «Vos estis lux


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mundi», «Magister vester unus est», «Ego sum Pastor Bonus», «Rogate Dominum messis ut mittat operarios in messam suam», «Opus fac evangelistae», «Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus».

          Pietà e studio, apostolato e formazione umana-religiosa, con tutti i mezzi, con tutte le preghiere, con l’esempio, la sofferenza, la vita interiore, ecc. impegnati per il fine: «In Cristo et in Ecclesia».

 

          IV

          Oltre i tre voti comuni, la Pia Società San Paolo, per stabilirsi e fortificarsi in una speciale divozione verso la Persona del Romano Pontefice ed il suo supremo magistero,33 tutti i membri aggiungono un quarto voto, cioè: di fedeltà al Romano Pontefice nelle cose di Apostolato. Riconoscono, cioè, il Papa come supremo e dolcissimo Padre e Pastore, oltreché Supremo Superiore: gli professano una ubbidienza di figli, anche eroica nell’apostolato; oltre l’onore, la dipendenza nel triplice suo potere universale sopra tutta la Chiesa e tutti i religiosi.

 

          V

          Che tutti abbiano la mente, il cuore, lo zelo di S. Paolo!

          Pieni tutti dello spirito di Dio! Possedere i desideri del Cuore di Gesù Maestro; accesi d’amore per le anime; compresi della missione di Maria «dare Gesù al mondo».

          Sac. G. Alberione

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          Nell'ultimo viaggio per le solite visite alle nostre case mi fu chiesto ripetutamente da Discepoli perpetui se era loro libero il corrispondere con Don Testi a Roma, per cose spirituali… Risposi di sì… ed aggiungo che è cosa molto utile e gradita ai Superiori.

 

 




33 Sintatticamente, il periodo non è concluso. Ma il pensiero è chiaro. Don Alberione, nel suo ragionare, passa spontaneamente dal soggetto “la Pia Società San Paolo” a “tutti i membri”.

 






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