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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
L'ISTITUTO
L'Istituto nel suo spirito e nel suo apostolato ha molto del nuovo per il suo particolare fine apostolico, per la spiritualità, per l'unione tra Sacerdoti e Discepoli. Non è solo imitazione di altri con semplice variazione di pratiche di pietà, o per un maggiore o minore rigore; così come altri hanno adottato la regola di S. Basilio, S. Benedetto, S. Agostino, S. Francesco, introducendovi adattamenti propri. La Congregazione paolina vuol vivere e dare interamente Gesù Cristo come lo interpretò, visse e lo diede al mondo intero S. Paolo apostolo: e tutto sotto la protezione e imitazione di Maria Regina degli Apostoli e degli apostolati, avendo dato al mondo Gesù Maestro, Via Verità e Vita; ha mezzi originali e propri del tempo.
Ha una ricchezza larghissima di mezzi; ha un apostolato universale; ha un facile adattamento ai tempi e luoghi; attinge sempre alle fonti «Haurietis aquas de fontibus Salvatoris»: Chiesa, Scrittura, Tradizione, Tabernacolo.
È annoverato tra gli Istituti clericali, nella forma descritta dalle Costituzioni.
Ai Sacerdoti spetta la predicazione con la parola e con lo scritto, la santificazione nei Sacramenti, e quanto è compreso nelle parole di Gesù Maestro: «Insegnate a fare quanto vi ho comandato». Ai Discepoli spettano la parte tecnica e la propaganda.
Il Discepolo da sé è un operaio, non un paolino; il Sacerdote da sé, anche se scrittore, non è un paolino. Sacerdote e Discepolo assieme, uniti nello stesso apostolato, sono entrambi paolini.
Il Sacerdote scrive; il Discepolo con la tecnica moltiplica lo scritto e con la propaganda lo diffonde. è l'uso dei mezzi moderni, più celeri ed efficaci, che caratterizza nel suo apostolato l'Istituto. La redazione del Sacerdote conferisce al Discepolo, con lui operante, la dignità e merito di apostolato; e sono la tecnica e la diffusione del Discepolo che conferiscono al Sacerdote scrittore la caratteristica specifica di apostolato paolino.