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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
STUDIO
Lo studio è necessario per il perfezionamento individuale e per l'apostolato: per il Sacerdote in primo luogo; per il Discepolo in secondo luogo.
Il perfezionamento dell'individuo come uomo cristiano, religioso, paolino; e come sacerdote per chi vi ascende. Esso è sempre da indirizzarsi a conoscere meglio Gesù Cristo Maestro, nella mente, cuore, volontà; e predicarlo nell'apostolato paolino.
Il fine determina ed impone mezzi proporzionati.
Per l’aspirante al Sacerdozio si eseguano le disposizioni della S. Sede, tenendo insieme sempre presente le particolari esigenze del nostro apostolato. «Non scholae sed vitae discimus». L'apostolato sacerdotale del paolino (oltre il ministero), è prevalentemente redazionale.
La preparazione e l'esercizio tecnico accompagneranno l'Aspirante nel curriculum degli studi.
Preparare alla redazione gli aspiranti sin dai primissimi anni per la forma, il contenuto, la lingua nazionale.
L'Istituto mira a propri studi accademici per molte ragioni.
L’anno di pastorale è la iniziazione alla redazione e al ministero.
Secondo la Costituzione «Sedes Sapientiae» si introducono gli esami per i Sacerdoti novelli per cinque anni secondo le materie in essa stabilite. Incaricato è il Segretario Generale Prefetto degli Studi.
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L'aspirante alla vita paolina del Discepolo avrà la cultura religiosa e civile proporzionata alla sua vita paolina e a una tecnica propaganda progressiva, in modo di adoperare i mezzi più celeri ed efficaci che il progresso dei tempi mette a servizio del Vangelo.
Per Sacerdoti e Discepoli è sempre necessario l'aggiornamento. Così dopo compiuti i corsi regolari di studio, ognuno è sempre tenuto ad istruirsi in varie maniere.
La pietà ha profondo collegameto col sapere. Amare una pietà derivata dalla Teologia, amare una Teologia che genera la pietà.
Nella prima parte della Visita, letture della Bibbia: specialmente Vangelo e Lettere di S. Paolo.
Mirare alla sintesi, utilizzando tutti i materiali che gli studi da S. Tommaso hanno ammassato e che ora mancano di organizzazione, come membra sparse.
Il sapere è compiuto soltanto quando allo studio si unisce l'esperienza: libro e pratica ben fusi formano il paolino umile ed efficace nel suo apostolato.
Dopo l'Ordinazione i novelli Sacerdoti attendono per un anno a un corso di pastorale o avviamento pratico al ministero e all'apostolato paolino. Di questo corso hanno responsabilità e cura diretta i Superiori Provinciali, che terranno possibilmente presso di sé i giovani sacerdoti. Se per ragioni transitorie ciò non fosse possibile, il Superiore Generale con il Superiore Provinciale si accorderanno per una via o una casa perché il buon frutto di tale corso sia assicurato.