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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
«Hospitales invicem sine murmuratione»
Praticare l’ospitalità in spirito cristiano e fraterno. Le nostre visite hanno un esempio santissimo da seguire: la visita di Maria alla parente Elisabetta. Questo importa doveri per chi dà e per chi riceve l’ospitalità.
Chi dà l’ospitalità sarà accogliente e premuroso, perché tutto si compia in letizia ed edificazione: aiuti, orari, locali, tavola, conversazioni, ecc.
Tuttavia non trascurerà i suoi doveri di pietà, di scuola, di apostolato, ecc.
Chi è ospitato si presenta umilmente, rispetta tutto: orari, i fratelli, gli usi che trova, ecc.
Far passare il bene da una casa all’altra; non il male. Sempre riservati nei giudici su cose, persone specialmente assenti.
Le visite hanno uno scopo: perseguirlo con chiarezza; ma sempre tener presente la brevità.
Il buon ospite dà buon esempio; è presente alla meditazione ed alla visita del SS. Sacramento; dipende dal Superiore della Casa per le relazioni, le uscite, le cose che deve fare; evita i pettegolezzi; se gli è possibile dà aiuto; dimostra la sua riconoscenza.