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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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- 7c1 -


RESPONSABILITÀ

 

          Quante! anime che aspirano alla propria santificazione con vero spirito; e sono tuttavia fluttuanti e disorientate, senza una stabile direzione, sempre alla ricerca di sicuro orientamento, di una propria spiritualità cercata in libri ed in maestri di spirito, in continuo mutamento, senza consolazione né profitto, sprecando grazie, doni, e tempo... Queste troverebbero in un Istituto Secolare una direzione decisa, e sicura, un progresso costante; vivrebbero una vera vita: di santificazione e di apostolato.

*

          Quanti! cuori generosi, che gemono sui mali della società e anelano ad un apostolato ordinato; ma si sentono soli, si sconfortano per gli insuccessi,


- 7c2 -


passano il tempo a lamentare e piangere su uomini e circostanze... Non sentono la forza che viene dall'unione ben organizzata. A costoro: «Perché passate la giornata oziosamente?» si domanderebbe. E risponderebbero: «perché nessuno ci ha chiamati a lavorare». Si dica loro: «andate voi pure nella mia vigna; e ciò che è giusto vi sarà dato».

          Le lacrime sterili sui mali presenti non dànno gloria a Dio, né bene agli uomini; no!

          «Fa’ anche tu così», come il samaritano che non si contentò di guardar l'uomo ferito e derubato; ma lo soccorse, lo portò all'albergo, pagò la spesa...

*

          S. Antonio M. Claret nel 1847 già scriveva: «Sono una moltitudine le giovani fervorose le quali con la loro innocenza e la loro virtù sono dolce conforto alla nostra santa Madre Chiesa nell'immenso cumulo di amarezze con cui la si opprime, le quali, impedite di entrare nei porti di salvezza (che sono gli attuali monasteri) restano a piangere la loro disgrazia tra le mura domestiche».

 

          Conclusione

 

          Si domanda:

          Vi è diversità tra Cooperatori Paolini e membri di questi Istituti Secolari?

          Possono essere di due specie le ausiliarie e gli ausiliari: a) cooperatori comuni; b) ciò che è perfetto, anime consecrate in Stato Secolare.

          Da ognuno accettare ciò che ha da Dio; poiché ciascuno ha il suo dono, secondo S. Paolo.

          sac. g. alberione

 

          Per ogni corrispondenza rivolgersi a:

          Don Alberione - San Paolo

          Via Alessandro Severo - 58

          ROMA

 




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